Pensioni lavoratori precoci: tutte le novit\u00e0 del governo Renzi. <\/b>Da ormai alcuni giorni Matteo Renzi porta avanti le consultazioni per completare l\u2019iter necessario a comporre una squadra di governo. Non appena le procedure saranno completate, il nuovo esecutivo dovr\u00e0 affrontare un imponente mole di questioni, di cui uno dei temi centrali \u00e8 la riforma delle pensioni<\/b>.<\/p>\n
Sono diversi i temi che aspettano da tempo una risposta concreta, tra questi spicca la questione dei lavoratori precoci<\/b>, per i quali al momento sembra tutto bloccato . La situazione \u00e8 quindi in stallo e rimarr\u00e0 cos\u00ec almeno fino a quando il nuovo governo Renzi non sar\u00e0 operativo.<\/p>\n
I sindacati dei lavoratori precoci cercano di arrivare ad una riforma delle norme che regolano l\u2019accesso alla pensione anticipata<\/b>, e sembra che questo potrebbe essere anche l\u2019orientamento del governo Renzi rispetto alla questione delle pensioni lavoratori precoci.<\/p>\n
La difficolt\u00e0 sar\u00e0 nel trovare un equilibrio tra le richieste dei sindacati e le effettive concessioni del governo. Un equilibrio che, quindi, dipender\u00e0 molto dal reperimento delle giuste risorse economiche<\/b>, sulla scia del percorso seguito per la questione degli cosiddetti esodati.<\/p>\n
Qualora questa via si dovesse rivelare impraticabile, sono state comunque gi\u00e0 considerate altre alternative<\/b>, che serviranno quanto meno ad argine il problema delle pensioni lavoratori precoci.<\/p>\n
In particolare sono due le soluzioni sul tavolo: proseguire con la proposta del ministro Giovannini , che prevede di concedere un prestito INPS a coloro che decidano di andare in pensione anticipata, oppure portare avanti l\u2019idea di Tito Boeri,<\/b> ovvero concedere un contributo mensile minimo, 4-500 euro, che fungerebbe da integrazione al reddito gi\u00e0 percepito.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"