Il movimento a ribasso degli indici Euribor<\/strong> prosegue a tamburo battente dall\u2019inizio dell\u2019anno (pi\u00f9 precisamente dal 20 gennaio), tanto che il 14 settembre si \u00e8 raggiunto un nuovo minimo storico. L\u2019indice a 3 mesi ha toccato\u00a0quota -0,038%. In discesa anche l\u2019Euribor a 1 mese, che ieri mattina ha aggiornato il suo minimo a -0,105%.<\/p>\n Ma cosa comportano queste variazioni?<\/strong> Gli indici Euribor sono i valori su cui si calcola il tasso di interesse applicato ai mutui a tasso variabile<\/strong>. Nonostante per la definizione del tasso vada considerato anche lo spread applicato dalla banca, l\u2019Euribor ha un grande peso ai fini del calcolo del Tan. Minore \u00e8 il valore dell\u2019indice Euribor di riferimento, pi\u00f9 il tasso di interesse scende.<\/p>\n Discesa che non pare voglia arrestarsi. Stando alle condizioni attuali infatti l\u2019Euribor a 1 mese e quello a 3 mesi hanno spazio di discesa fino a -0,2%. L\u2019Euribor sembrerebbe destinato a volare basso ancora per diverso tempo, nonostante le prospettive di miglioramento per l\u2019economia dell\u2019Eurozona. I future sull\u2019Euribor a 3 mesi<\/strong> indicano che il parametro dovrebbe restare sottozero per tutto il 2016 <\/strong>e tornare in area 1% solo intorno al 2024.<\/p>\n Ma cosa cambia nel calcolo della rata?<\/strong> In condizioni normali l\u2019Euribor negativo dovrebbe essere sottratto<\/strong> (in quanto sommato algebricamente) allo spread. Dunque se lo spread \u00e8 dell\u20191,5% e l\u2019indice a 1 mese \u00e8 pari a -0,105, il tasso su cui calcolare la rata sar\u00e0 dell\u20191,395%. Per un mutuo di 200 mila euro rimborsabile in 20 anni si stima un risparmio netto di quasi 10 euro al mese, 120 euro l\u2019anno.<\/p>\n Variabili determinati per la scelta del prodotto da sottoscrivere<\/strong>. Con il tasso fisso ai minimi storici, il variabile, anche se rimane\u00a0la soluzione pi\u00f9 conveniente nell'immediato, implica rischi da non sottovalutare (per quanto contenuti).<\/p>\n Vi ricordiamo infatti che i prodotti a tasso variabile sono indicati a quanti dispongono della disponibilit\u00e0 economica sufficiente a sostenere eventuali rialzi.<\/p>\n Ma siamo certi che le banche stiano effettivamente sottraendo l\u2019Euribor negativo? Per i mutui stipulati prima di febbraio 2015 dovrebbe essere scontato, poich\u00e9 fino ad allora nessuna banca aveva inserito nei contratti delle clausole per tutelarsi <\/strong>dall\u2019eventualit\u00e0 che il tasso diventasse permanentemente negativo.<\/p>\nPrevisioni Euribor 3 mesi 2016: negativo per tutto il prossimo anno<\/h2>\n
Nuove clausole bancarie a fronte di previsioni Euribor negative<\/h2>\n