Usura: nuovi tassi soglia per i finanziamenti
Per il terzo trimestre del 2015 è previsto l’adeguamento dei tassi di interesse per prestiti e mutui. È stata, infatti, definita la nuova soglia dei tassi usurai per il periodo compreso tra luglio e settembre 2015. Dallo scorso mercoledì, i mutui con tasso variabile non possono applicare un interesse superiore al 7,9125% mentre i finanziamenti a tasso fisso, il valore limite è pari all’8,95%.
L’annuncio arriva direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha reso noti i limiti in vigore per il terzo trimestre dell’anno. Una manovra che comporterà un’ulteriore discesa dei tassi applicati ai mutui. Nel corso dell’anno, infatti, le soglie di usura hanno subito una flessione continua.
Nuovi tassi usurai per il trimestre luglio-settembre
Per i mutui a tasso variabile, la soglia è passata dall’8,3375% del primo trimestre all’8,1375% del secondo, fino al 7,9125% attualmente in vigore. In discesa anche i tassi usurai riferiti ai mutui a tasso fisso: 9,6250% il primo trimestre, 9,3875% il secondo e 8,95% dal primo luglio. Per quanto riguarda il credito al consumo la situazione è più differenziata. Per i prestiti personali e online, la soglia di usura si è ridotta progressivamente, partendo da un tasso pari al 18,9875% nel primo trimestre 2015, per passare poi al 18,5125% nel secondo, per arrivare al 18,425%.
Salgono invece le soglie per i prestiti alle famiglie e alle imprese, che non potranno superare il 17,225%, con tasso medio del 10,58%. Doppia soluzione invece per i prestiti finalizzati: per importi fino a 5 mila euro il tasso di usura è pari al 19,4%, mentre per importi superiori è del 16,075%.
Troviamo poi i nuovi limiti per i finanziamenti su cessione del quinto, anche qui viene fatta una distinzione: tetto massimo al 19,25% per i finanziamenti fino a 5 mila euro e al 18,2125% per importi superiori.
Come riconoscere un finanziamento con tasso usurario
Ma come riconoscere un finanziamento con tasso di usura? Le soglie per l’usura si riferiscono al Taeg, ossia al tasso globale del finanziamento. Se questo valore supera il limite massimo fissato dal Mef, il finanziamento è considerato usurario. Questo principio rimane valido per tutta la durata del piano di rimborso, di conseguenza un mutuo può diventare usurario nel corso del tempo per via dei cambiamenti del mercato.
In goni caso se il finanziamento è usurario, il cliente ha diritto al rimborso degli interessi pagati in precedenza. Chi desidera accertare la presenza di un tasso usuraio, può sottoporre la propria situazione al giudizio dell’Adicosum o dell’Aduc, utilizzando gli appositi moduli disponibili sui siti di riferimento. In alternativa ci si potrà rivolgere agli sportelli delle associazioni di categoria.