Tassi mutui 2017: le previsioni degli esperti sui prossimi mesi

Il tema dei tassi mutui 2017 è molto sentito da chiunque progetti il grande passo dell’acquisto della casa. Di certo c’è che ci siamo da poco lasciati alle spalle un anno record per quel che concerne i tassi d’interesse.

Tra Quantitative Easing e offerte messe a disposizione dalle banche sono cresciute tantissimo le nuove richieste. Questo quadro, senza dubbio positivo, è già stato interessato da cambiamenti iniziati nel corso dell’ultima estate.

Tassi dei mutui: come sono cambiate le cose negli ultimi mesi

Per avere un quadro completo relativo ai tassi mutui 2017 dobbiamo ricordare che l’Eurirs, il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso, ha guadagnato 40 punti base da luglio. Ciò porta a ipotizzare un’ulteriore crescita sul breve termine.

E per quanto riguarda invece l’Euribor? Il parametro fondamentale per il calcolo dei mutui a tasso variabile si assesterà su livelli bassi ancora per due anni circa. Questo è dovuto soprattutto alla scelta della BCE di proseguire il Quantitative Easing, anche se con una riduzione della liquidità in circolazione.

Tasso d’interesse dei mutui: perché guardare oltreoceano

Per avere le idee chiare in merito ai tassi mutui 2017 bisogna guardare oltreoceano. Per quale motivo? Per il fatto che l’elezione di Trump, che ha promesso una politica fiscale espansiva, potrebbe innescare un effetto domino in Europa.

 

In questo modo si arriverebbe alla concretizzazione di politiche restrittive, con un probabile rialzo dei tassi. Rilevante in questo panorama è anche la decisione della Fed, che ha deciso di alzare il costo del denaro.

Tassi e non solo: lo scenario dei mutui nel 2017

Parlare di tassi mutui 2017 è molto importante se si ha intenzione di avere le idee chiare sull’effettiva convenienza del momento. È fondamentale ma non sufficiente, in quanto per avere un quadro completo è necessario considerare anche gli spread.

Il 2017 è un anno particolare a tal proposito in quanto per la prima volta dopo tanto tempo si può vedere un aumento. Dovuto a cosa? Soprattutto ai maggiori costi che le banche devono sostenere.

Meglio un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile: ecco cosa scegliere nel 2017

A questo punto, dopo aver dato informazioni generali sui tassi mutui 2017, è naturale chiedersi se sia meglio un piano a tasso variabile o uno a tasso fisso.

A tal proposito è bene ricordare che l’Eurirs attualmente si attesta attorno all’1%. La soluzione a tasso fisso appare conveniente anche per via della certezza della rata, ma è bene guardare anche al variabile. Per quale motivo? Perché si può ancora parlare di un Euribor negativo, pari allo 0,28% circa.

Fondamentale è sottolineare che in tutti e due i casi è possibile ricorrere alla rinegoziazione. Rivolgendosi al proprio istituto di credito, infatti, si ha modo di ridefinire questo fondamentale dettaglio del piano.

 

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