Sono sicuri i prestiti tra privati, chi è autorizzato? Guida al credito 2017

Difronte alle frequenti difficoltà presenti nella richiesta di finanziamenti presso banche e finanziarie, molti cercano solide alternative. Sono sicuri i prestiti tra privati, rappresentano davvero un’opzione da considerare al posto dei prodotti tradizionali e a chi sono rivolti? Ecco la guida 2017 per orientarsi in questo nuovo mercato.

Cosa sono i prestiti Social lending

Sono sicuri i prestiti tra privati? È una domanda che interessa milioni di cittadini che ricercano proposte alternative ai finanziamenti presentati dagli istituti di credito.

In effetti i prestiti tra privati prevedono spesso tassi più convenienti rispetto alle linee di credito proposte dalle banche. Merito di una minore intermediazione e una riduzione dei costi grazie al Web.

L’ascesa dei prestiti tra privati è legata al fenomeno noto come Social lending, altresì conosciuto come peer to peer lending. Sono finanziamenti non finalizzati che vengono conseguiti mediante l’interazione con una piattaforma Web dedicata all’incontro tra domande d’accesso al credito e offerta, sempre tra privati.

Data questa sua natura online ed essendo svincolato dai circuiti bancari, il Social lending viene spesso visto, da una prospettiva superficiale, come una soluzione rischiosa. Ma è davvero così? Chiariamo subito che questi prodotti sono sicuri proprio come le linee di credito reperibili presso banche e finanziarie. Vediamo in dettaglio perché.

Social lending prestiti p2p sono sicuri?

Sono sicuri i prestiti tra privati? I prestiti ottenuti grazie al Social lending sono affidabili come i finanziamenti tradizionali per vari ordini di ragioni. Anzitutto le principali società che operano in questo settore, come Prestiamoci (prestiamoci.it) o Smartika, dispongono dell’autorizzazione e sono soggette al controllo della Banca d’Italia.

Le società del settore sono inoltre dotate di strumenti di sicurezza che intervengono per la gestione del rischio insolvenza ed eventuali problemi nel pagamento.

Ogni richiedente è infatti soggetto a un processo di valutazione da parte della piattaforma di Social lending. All’utente è quindi attribuito un punteggio alla luce dei criteri di rating.

Una valutazione pertinente l’accertamento dell’attendibilità creditizia dell’utente. Tanto meno sarà affidabile il soggetto richiedente, tanto maggiori saranno gli interessi da corrispondere.

Prestiti tra privati convenienti: è davvero così?

I prestiti tra privati costituiscono un’importante soluzione anche dal punto di vista della convenienza dell’offerta. Perché il Social lending è vantaggioso?

Si tratta di una preziosa risorsa alternativa ai finanziamenti tradizionali anche per quanto attiene ai tassi di interesse. Questo genere di prestiti tra privati si realizza via Web attraverso piattaforme dedicate.

Ciò riduce notevolmente le spese relative all’intermediazione: il richiedente e il prestatore hanno così un contatto, a dispetto di quanto accade con banche e finanziarie.

 

A questo vantaggio se ne aggiunge un altro: i tempi di erogazione del prestito. Dopo che la richiesta è stata analizzata e approvata, l’utente otterrà il prestito in tempi generalmente più contenuti se confrontati con quelli disposti dagli istituti di credito. I prestiti tra privati prevedono infine un’ampia varietà di utilizzo.

Chi offre prestiti tra privati in Italia 2017?

Sono sicuri i prestiti tra privati? A chi rivolgersi? Una volta tracciato il quadro generale è naturale chiedersi quali sono le principali piattaforme di Social lending in Italia.

Il fenomeno del peer to peer lending è presente nel nostro Paese da circa 10 anni. Le piattaforme autorizzate che operano in Italia sono Prestiamoci, Smartika e Soisy.

Prestiti a disoccupati

Oltre alla questione sono sicuri i prestiti tra privati, il Social lending è una proposta interessante non solo per dipendenti e pensionati ma anche per chi non ha una busta paga. Possono infatti conseguire i prestiti tra privati anche i lavoratori autonomi.

I requisiti comunque variano a seconda della piattaforma presa in considerazione. Prestiamoci, ad esempio, fornisce credito a dipendenti che dispongano di almeno sei mesi di anzianità di servizio, ma anche agli autonomi che risultino operativi da almeno due anni.

Smartika invece consente di conseguire credito a lavoratori autonomi, pensionati e lavoratori dipendenti. Sono ammessi contratti lavorativi a tempo determinato e contratti di formazione.

Soisy prevede, per il richiedente, la presenza di un reddito dimostrabile nonché regolare. Non solo. L’utente non deve essere stato soggetto a protesti.

In generale gli importi non riguardano cifre molto elevate ma si possono raggiungere comunque i 25mila euro. Il tetto massimo varia in ogni caso a seconda della piattaforma presa in esame.

È possibile richiedere prestiti tra privati a disoccupati?

Un altro interrogativo, oltre a sono sicuri i prestiti tra privati?, che può essere risolutivo per gli utenti è relativo ai disoccupati. Anche questi possono ricevere i prestiti tra privati oppure ne risultano esclusi?

Nessuna delle principali piattaforme di Social lending italiane fornisce prestiti a disoccupati. La ragione è piuttosto semplice, la mancanza di una qualche solidità reddituale non consente un rimborso costante durante il piano di ammortamento.

I disoccupati possono rivolgersi ad altri prestiti tra privati ovvero quelli che vengono stipulati senza coinvolgere le piattaforme Web. Ne sono un esempio i prestiti tra coniugi.

Per chi sceglie questa soluzione consigliamo comunque di formalizzare i termini del prestito. Può essere utile ricorrere a una scrittura privata o al notaio.

 

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