Quanto costa un notaio per un atto di mutuo?

Prima di stipulare un mutuo, bisogna sempre valutare la sua convenienza economica. Le spese variano da banca a banca e rendono talvolta più ardua la scelta. Uno strumento di aiuto è sicuramente l’indicatore sintetico di costo (Isc) che indica la spesa reale del finanziamento ed è messo a disposizione delle banche che aderiscono al Codice di Condotta Europeo per i Mutui Casa. Uno dei primi passi da compiere è la scelta del notaio, ossia il pubblico ufficiale che garantisce l’equità tra le parti. Il suo onorario per l’atto di compravendita, di mutuo e le imposte dovute allo Stato varia a seconda del tipo di atto, dell’ente erogante, della città e soprattutto dell’importo di iscrizione ipotecaria. In linea di massima un atto di mutuo è compreso tra i 1.349,00 euro e i 3.338,50 euro e cambia in base allo scaglione del valore dell’ipoteca. Quando il valore dell’ipoteca arriva a 93mila euro, il compenso minimo del notaio per atto notarile sarà di 1.350 euro fino ad un massimo di 1.720 euro. Quando invece il valore è compreso tra i 93mila e i 139.500 euro, il compenso minimo del notaio per atto costa 1.410 euro fino ad un massimo di 1.818 euro.

Quando l’ipoteca di un immobile ha un valore compreso tra i 280mila euro e i 370mila, allora il compenso minimo per un atto notarile partirà dai 1.749 euro fino ai 2300 euro. Il costo del notaio non è incluso nel calcolo suindicato dell’Isc. Se sarà lo stesso notaio a seguire le pratiche per l’erogazione del mutuo ed il rogito, sicuramente il surplus da pagare si aggirerà intorno a poche centinaia di euro ma in cambio si potrà ricevere una forma di tutela vera e propria. La relazione notarile preliminare presenta una visura ipotecaria con l’obiettivo di accertare l’assenza o la presenza di pesi e gravami sull’immobile, come ad esempio ipoteche e pignoramenti e di confermare la validità del titolo di acquisto dell’immobile sia dell’attuale che dei precedenti proprietari. Questo tipo di documentazione viene richiesta dalla banca in prossimità dell’erogazione in modo da rendere minimi i propri rischi.

 

I costi della visura e della relazione risultano sempre a carico del mutuatario ed i tempi variano a seconda della Conservatoria dei Registri Immobiliari Si stimano circa 10 giorni. L’aspetto più importante dell’intervento di un notaio nelle prime fasi dell’istruttoria di un mutuo è legato alla velocizzazione della pratica stessa. Infatti una volta fatta la richiesta di mutuo, la banca inizierà a fare le proprie indagini sulle caratteristiche dell’immobile: una verifica, ad esempio, se ci sono delle sanatorie, se risultano delle discrepanze sulle caratteristiche dell’immobile e su quelle riportate nei documenti, se ci sono delle ipoteche o altri vincoli che pendono sulla casa. Inoltre prima di passare alla fase di valutazione dei documenti legati all’edificio, le banche hanno premura di controllare la situazione reddituale del mutuatario perché possa rimborsare le rate del mutuo nel rispetto dei limiti imposti dalla legge.

Viene accertata anche la “reputazione creditizia” del richiedente affinché non sia di ostacolo all’erogazione del mutuo stesso. Solo dopo queste valutazioni si passa all’analisi dei documenti dell’immobile. Accendere un mutuo significa preoccuparsi anche dell’intervento di un buon notaio dall’inizio della pratica. Per saperne di più, vi consigliamo di leggere questo articolo che riguarda il costo di un atto notarile per la compravendita e l’acquisto della prima casa.

di Tiziana Casciaro

 

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