Quali sono i prestiti inps dipendenti privati? Quali le loro caratteristiche e i principali vantaggi? Grazie ai prestiti inps dipendenti privati è possibile godere di una soluzione a tasso agevolato assai conveniente rispetto alla media di mercato. Analizziamo in modo particolare la cessione del quinto.
Qualora si abbia bisogno di un prestito personale, nel caso di lavoratori pubblici e statali, si ha la facoltà di fruire di speciali convenzioni con l’inpdap, Istituto Nazionale di previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica. Per quanto riguarda invece i lavoratori assunti nel privato, è possibile richiedere dei prestiti inps dipendenti privati, contattando appunto l’inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.
Inpdap e inps non sono solo degli enti che rappresentano il sistema pensionistico italiano, ma curano anche l’erogazione dei prestiti a tassi e a condizioni agevolate. Quali sono i documenti utili per richiedere i prestiti inps dipendenti privati? Dovrete disporre di una carta di identità o della patente, in entrambi i casi in corso di validità, il codice fiscale, l’ultima busta paga e il modello CUD, quest’ultimi aspetti vanno ad attestare lo statuto di dipendente.
Qualora si tratti di cittadini non comunitari, è richiesta inoltre la consegna della documentazione inerente il permesso di soggiorno (è pertinente la prima data certificata di ingresso in Italia) e la domanda di rinnovo del permesso. In ogni caso, al di là del settore pubblico o privato di impiego, la condizione essenziale dei lavoratori è quella di disporre di un contratto a tempo indeterminato.
Ma quali sono le caratteristiche essenziali dei prestiti inps dipendenti privati? Grazie al meccanismo della cessione del quinto, che è costituito da un prestito personale non finalizzato, le rate della linea di credito interessata devono essere pagate mediante una cadenza mensile con una quota dello stipendio.
Dal punto di vista legale, la cessione del quinto prevede una quota non superiore al 20% della rendita mensile totale dello stipendio. In tal modo chi ha concesso il prestito ha la facoltà di rivalersi in maniera diretta sulla busta paga del lavoratore. I prestiti agevolati con la cessione del quinto sono a disposizione anche per coloro che si trovano a percepire una pensione. In tal caso, però, le rate devono essere restituite pagando, a livello mensile, una quota della pensione, sempre corrispondente a un massimo del 20% dell’ammontare complessivo.