Prestito obbligazionario cos’è e come funziona
Il prestito obbligazionario è una tipologia di finanziamento di medio-lunga durata, tipica delle Società per azioni, che prevede il frazionamento del debito in vari titoli di piccolo taglio. Le obbligazioni costituiscono titoli di credito al portatore e rappresentano solo la minima parte del prestito obbligazionario. Alla scadenza l’obbligazionista ha diritto al rimborso del capitale e, durante il periodo di investimento, riscuote periodicamente gli interessi maturati.
La finalità dell’emissione obbligazionaria è, quindi, quella di reperire liquidità. Sul mercato esistono vari tipi di obbligazioni, tra queste ricordiamo le obbligazioni convertibili. Si tratta di strumenti che consentono di convertire, ad una scadenza prefissata, il prestito in azioni secondo un rapporto di cambio predeterminato.
Prestito aziendale, statale e bancario: i principali utilizzi delle obbligazioni
Troviamo poi le obbligazioni a tasso fisso e le obbligazioni corporate. Le prime remunerano l’investimento a un tasso di interesse concordato tra le parti prima dell’emissione, mentre le seconde, conosciute anche con il nome di corporate bond, sono titoli di aziende o società private.
Tra le principali tipologie di obbligazioni troviamo quelle bancarie, soluzioni di prestito a lungo termine concesse dal titolare dell’investimento ad un istituto di credito o una banca in cambio di un interesse maturato secondo la durata contrattuale.
Le obbligazioni bancarie non vanno però confuse con i titoli di stato, obbligazioni emesse con cadenza periodica dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Erogati per finanziare il debito pubblico, i titoli di stato si dividono in obbligazioni a tasso fisso (BTP), variabile (CCT, CCTeu, BTP€i, ecc.) e titoli zero coupon (BOT e CTZ). La durata varia in base alla tipologia di titolo che può andare da pochi mesi a un massimo di 30 anni (BTP e BTP€i).
Principali tipologie dei prestiti obbligazionari
In linea di massima è possibile distinguere le obbligazioni in alcune macro-categorie. Riportiamo di seguito le principali.
- Obbligazioni convertibili: permettono la conversione del prestito in azioni, secondo un rapporto di cambio predefinito.
- Obbligazioni callable: si tratta di prodotti a tasso fisso con opzione di rimborso prima della scadenza prevista.
- Obbligazioni a tasso fisso: remunerate con un interesse a tasso fisso stabilito prima dell’emissione.
- Obbligazioni a tasso variabile: sono obbligazioni con un tasso di rendimento che può oscillare in base al valore del parametro di riferimento secondo l’andamento del mercato.
- Obbligazioni Zero-Coupon: anche dette “senza cedola” queste obbligazioni prevedono la liquidazione degli interessi alla scadenza del titolo contestualmente alla restituzione del capitale.
- Obbligazioni strutturate: sono prodotti il cui rendimento è legato all’andamento dell’attività sottostante cui si riferiscono.
- Rendite perpetue: obbligazioni che corrispondono, per l’intero periodo di investimento, ad una cedola predefinita.
Ricordiamo infine che, l’effettivo tasso di rendimento del prestito obbligazionario dipende non solo dal tasso nominale del prestito, ma anche dal prezzo di emissione e da quello di rimborso.