Guida ai prestiti per protestati: come ottenerli anche senza busta paga

Finanziamenti per protestati 2017

prestiti per protestati sono linee di credito destinate chi in passato non è riuscito ad onorare gli impegni finanziari assunti. Ritardare i pagamenti delle rate di un prestito o non onorarli affatto ha sempre delle conseguenze, prime su tutte essere identificato come un soggetto ad alto rischio, ovvero un cliente che non è in grado di assicurare il rimborso di un prestito.

Quando banche e finanziarie si trovano a dover valutare una richiesta di prestito avanzata da un protestato difficilmente sono disposte ad accordare la somma. Questo perché le regole applicate per la concessione di prestiti per protestati sono più rigide di quelle previste per i finanziamenti dedicati alle altre categorie di richiedenti. Ma vediamo nel dettaglio cosa significa essere protestati e come ottenere un finanziamento.

Come si diventa protestato

Come già detto, lo status di protestato rende l’accesso al credito molto difficoltoso. Ma cos’è esattamente un protesto? Si tratta di un atto pubblico che attesta il mancato pagamento di una cambiale oppure di un assegno.

Quando un soggetto ha subito un protesto va incontro a una serie di conseguenze alquanto spiacevoli. Parte di questi effetti è di natura civile, come l’addebito degli interessi di mora applicati alla somma da corrispondere e, in caso di inadempimento, il pignoramento dei beni.

Quanti vengono protestati per via di un assegno bancario che non è stato pagato rischiano inoltre una sanzione amministrativa. Multa che però non verrà applicata se l’assegno viene pagato entro 60 giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione dello stesso.

A tutto questo si aggiunge il fatto che il soggetto verrà poi segnalato nelle banche dati del SIC come protestato. Cosa che difficilmente gli consentirà di accedere ad un finanziamento. Prima di concedere un finanziamento infatti banche e finanziarie controllano i database dei Sistemi di Informazioni Creditizie e se il richiedente è segnalato come cattivo pagatore o protestato tendono a considerarlo inaffidabile.

Cessione del quinto

Ora che abbiamo visto nel dettaglio cosa significa aver subito un protesto, cerchiamo di capire quali sono le soluzioni per accedere a prestiti a protestati nel 2017. Senza dubbio la soluzione migliore è rappresentata dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Si tratta di una forma di prestito personale caratterizzata da un piano di rimborso con rate mensili decurtate direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensione del beneficiario. Come si evince dal nome, l’importo della rata mensile non può eccedere la quinta parte (ossia il 20%) dello stipendio o pensione mensile percepita dal beneficiario al netto delle ritenute previste per legge.

A differenza di quanto accade con le altre forme di prestiti personali però il pagamento della rata non avviene ad opera del beneficiario, bensì del datore di lavoro o dell’ente previdenziale che eroga la pensione.

 

Questo infatti si occupa di decurtare l’importo della rata dalla mensilità spettante al beneficiario del prestito e di versarla all’istituto di credito che lo concede. Il piano di ammortamento è a rate mensili e si estende per un massimo di 120 mesi e il tasso d’interesse è fisso.

Prestiti con cambiali

Quanti non possono vantare una busta paga o una pensione non hanno accesso alla cessione del quinto. In questi casi quindi è necessario ricorrere ad una soluzione alternativa per l’accesso al credito.

Coloro che hanno un reddito da lavoro autonomo o atipico possono ricorrere ai prestiti per protestati con cambiali. Si tratta di forme di credito che prevedono il rimborso tramite rate mensili che corrispondono a cambiali. In questo modo l’istituto creditore è ben tutelato anche in caso di inadempimento da parte del beneficiario.

In caso di mancato pagamento infatti è possibile per la banca avviare la procedura di pignoramento dei beni del debitore evitando i lunghi tempi burocratici che sarebbe necessari con un tradizionale prestito.

Per quanto riguarda le altre condizioni di rimorso, i prestiti con cambiali possono avere una durata massima di 120 mesi, anche se è piuttosto raro trovare istituti che concedano linee di credito così estese nel tempo. Il tasso in ogni caso è fisso, ma risulta più alto di quelli applicati ai comuni presiti personali o finalizzati.

Credito tra privati e su pegno: le soluzioni per chi non ha reddito

Come abbiamo visto nelle righe precedenti, chi dispone di un reddito da lavoro seppur protestato può accedere a un prestito ricorrendo alla cessione del quinto o ad un finanziamento con cambiali. A questo punto due delle soluzioni possibili per l’accesso al credito sono i prestiti tra privati e i finanziamenti su pegno.

Mentre il funzionamento dei prestiti su pegno è molto intuitivo, è necessario fare qualche precisazione in merito ai prestiti per protestati tra privati. Quando si parla di finanziamenti tra privati infatti si può fare riferimento a due forme di prestito, ossia il prestito tra amici o parenti e il social lending.

Quest’ultima è una forma di finanziamento importata dalla Gran Bretagna che prevede la concessione di credito da parte di soggetti privati che scelgono di investire in questo modo il proprio denaro. I presiti tramite social lending sono concessi da società specializzate.

Al momento sono solo due gli istituti che concedono questo tipo di finanziamento autorizzati dalla Banca d’Italia: Prestiamoci e Smartika. Per le condizioni applicate ai prestiti tra privati vi rimandiamo ai siti ufficiali delle suddette società finanziarie.

 

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