Come ottenere prestiti per autonomi e chi li eroga

Come ottenere prestiti personali per autonomi

La busta paga è senza dubbio una delle garanzie più accettate da banche e finanziarie, che difficilmente concedono credito a quanti non sono in possesso di un reddito dimostrabile. Situazione che in alcuni casi può penalizzare lavoratori autonomi e liberi professionisti. Vediamo quindi come ottenere prestiti per autonomi senza busta paga.

Perché scegliere i finanziamenti Findomestic senza busta paga

Tra gli istituti di credito che concedono prestiti personali e finalizzati anche ai lavoratori autonomi troviamo Findomestic. La finanziaria eroga somme che vanno da un minimo di mille a un massimo di 60 mila euro da rimborsare con un piano di ammortamento che si estende fino a un massimo di 120 mesi (10 anni).

Ai fini dell’accesso al credito non è indispensabile essere titolari di un conto corrente aperto presso Findomestic. I beneficiari dei prestiti per autonomi Findomestic hanno inoltre la possibilità di modificare il piano di ammortamento in base alle proprie esigenze.

Le opzioni Cambio Rata e Salto Rata consentono infatti di modificare l’importo della rata base e di saltare il pagamento di una rata, che viene spostata alla fine del piano di ammortamento. Opzioni che possono essere attivate solo dopo il regolare rimborso delle prime sei rate di ammortamento. In entrambi i casi la modifica non prevede costi.

Per fare un esempio delle condizioni applicate ai prestiti Findomestic riportiamo l’offerta attualmente in corso. A fronte della concessione di 15 mila euro è previsto un piano di ammortamento che si estende per 96 mesi. La rata mensile è pari a 199 euro mentre Tan e Taeg sono fissi rispettivamente a 6,25% e 6,43%.

Caratteristiche dei prestiti con partita iva Agos

Anche Agos Ducato concede prestiti a lavoratori autonomi. Il questo caso, la somma massima finanziabile è di 30 mila euro. La richiesta può essere effettuata direttamente online e la concessione del credito avviene nel giro di poche ore.

Come per i prestiti senza busta paga concessi da Findomestic, il beneficiario ha la possibilità di posticipare il pagamento di una rata o di modificare l’importo delle mensilità. Opzioni che possono essere sfruttate senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo.

Chi concedere finanziamenti a protestati e cattivi pagatori autonomi

Ma come ottenere prestiti se si è lavoratori autonomi e segnalati al Crif? Quanti hanno avuto problemi finanziari e risultano segnalati come cattivi pagatori o protestati possono incontrare maggiori difficoltà nell’accesso al credito.

Banche e finanziarie infatti sono restie a concedere finanziamenti a chi non può vantare una busta paga ed è indicato come cattivo pagatore, o ha subìto un protesto. In questi casi è possibile ricorrere al prestito su pegno o, in alternativa, a un prestito con cambiali.

Prestito su pegno

I prestiti su pegno sono una particolare tipologia di finanziamento che prevede la concessione di denaro attraverso la garanzia di beni preziosi come gioielli, oro, ed opere d’arte. L’oggetto posto a garanzia viene stimato secondo il suo valore commerciale, in base al quale l’istituto di credito definisce poi l'importo che è disposto a concedere.

Il prestito su pegno si configura quindi come una forma di accesso al credito adatta a quanti hanno difficoltà ad accedere alle tradizionali forme di prestito. Non è infatti prevista alcuna indagine patrimoniale.

Tra le banche che concedono prestiti per autonomi su pegno ricordiamo Unicredit. A fronte della garanzia di un bene prezioso la somma viene erogata in tempi rapidissimi, in più l’istituto si occupa anche della custodia del bene, che sarà conservato in ambienti protetti.

 

Per quanto riguarda la valutazione di gioielli, pietre ed orologi, quanti si rivolgono ad Unicredit possono contare sull’assistenza di qualificati stimatori ed esperti gemmologi.

Condizioni dei prestiti cambializzati per autonomi

Il prestito cambializzato (detto anche prestito con cambiali) è una forma di finanziamento che fa corrispondere le rate mensili del rimborso a cambiali. È proprio la presenza di queste ultime a rappresentare il principale vantaggio per la banca o finanziaria che concede il prestito.

La cambiale infatti è un titolo di credito che, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, consente all’istituto di credito di rientrare del capitale erogato in maniera semplice e veloce.

Nell’ipotesi in cui il beneficiario non rimborsi una o più rate infatti è possibile, grazie alla presenza del titolo esecutivo, richiedere l’immediato pignoramento dei beni posti a garanzia del finanziamento.

Come funzionano i prestiti d’onore

prestiti per autonomi prevedono anche modalità di accesso al credito alternative alla scelta di rivolgersi alle banche, che spesso non concedono prestiti e finanziamenti a chi non è in grado di presentare una busta paga.

Quando si parla di prestiti per autonomi concessi da realtà alternative alle banche si inquadrano diverse opzioni utili per richiedere somme di denaro finalizzate all’avvio di un’attività in libera professione. Il prestito d’onore è una delle alternative più frequenti al proposito.

Come funziona? Ricordiamo prima di tutto che si tratta di una soluzione disponibile in seguito al varo della legge 608/1996. Il prestito in questione prevede la possibilità di richiedere una somma di denaro così divisa:

  • 60% della quota capitale concessa sotto forma di prestito a fondo perduto
  • 40% della quota capitale da rimborsare come prestito tradizionale caratterizzato dall’applicazione di un tasso d’interesse agevolato

Chi può ottenere il prestito d’onore per autonomi

prestiti per autonomi vedono nel prestito d’onore una delle principali modalità di accesso al credito. Per richiederlo è però necessario rispondere a determinati requisiti. Ecco quali sono:

  • Età superiore ai 18 anni
  • Stato di inoccupazione nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda

I prestiti d’onore vengono erogati da Invitalia, e possono essere richiesti con l’obiettivo di avviare una microimpresa, un’attività in libera professione, un’attività in franchising.

Presentazione della domanda

Per capire meglio come funzionano i prestiti per autonomi e il prestito d’onore d’Invitalia in particolare è bene ricordare che la domanda, una volta compilata, può essere inviata online o in forma cartacea alla sede d’Invitalia.

L’agenzia si impegna a fornire un parere, negativo o positivo che sia, entro e non oltre i sei mesi dall’invio dell’istanza. In caso di parere positivo è necessario che i beneficiari del finanziamento esercitino l’attività d’impresa o di libera professione per almeno cinque anni.

Finalità e importi dei prestiti Invitalia

L’ultimo aspetto da approfondire per capire fino in fondo come funzionano i prestiti per lavoratori autonomi e il prestito d’onore Invitalia in particolare riguarda le finalità. Ecco cosa sapere in merito.

  • Prestito d’onore per microimprese: possibilità di richiedere fino a 129.114€ per coprire investimenti relativi all’acquisto di attrezzature e macchinari, ma anche di beni immateriali a utilità pluriennale. Rientrano nella finalità anche le spese per utenze e locazioni di immobili.
  • Prestito d’onore per franchising: in questo caso il finanziamento viene erogato per coprire spese relative ad attività nell’ambito della commercializzazione di beni e della fornitura di servizi.

Prestito d’onore per lavoro autonomo: il prestito d’onore per il lavoro autonomo è finalizzato alla copertura delle spese per attrezzature, impianti, macchinari, beni immateriali con utilità pluriennale, ristrutturazione di unità immobiliari (in questo caso si può coprire solo il 10% degli investimenti complessivi). Il prestito non può superare i 25.823€.

 

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