Quando si è costretti o più semplicemente si preferisce ricorrere al credito, individuare il prodotto più adatto alle proprie necessità è tutt’altro che banale. Il mercato prestiti è infatti molto articolato e fare una scelta sbagliata può avere pesanti ripercussioni sul beneficiario del finanziamento. Se però il richiedente è un pensionato pubblico, è tutto più semplice. Perché? Merito dei Prestiti pensionati Inpdap.
L’Inps, che nel 2012 ha assorbito anche la Gestione Inpdap in seguito al varo del Decreto Salva Italia, permette a chi percepisce un trattamento pensionistico di accedere a diverse tipologie di prestiti. I prestiti pensionati Inpdap consentono infatti di accedere a cifre sia alte sia molto contenute, restituendo la somma ricevuta con piani a tasso fisso o variabile.
Cessione del quinto della pensione: informazioni tecniche
La principale tipologia di prodotto da considerare nell’ambito dei prestiti pensionati Inpdap è senza dubbio la cessione del quinto della pensione.
Questa formula di credito al consumo consente ai pensionati pubblici di richiedere prestiti che possono durare fino a 120 mesi e che vanno rimborsati con rate fisse che non possono superare il 20% dell’assegno mensile.
La caratteristica principale del prodotto è però la decurtazione a monte della rata, che viene trattenuta prima dell’erogazione del trattamento pensionistico.
Caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del piano di ammortamento, il prestito contro cessione del quinto della pensione non è finalizzato, motivo per cui il pensionato non ha l’obbligo di presentare giustificativi di spesa relativi all’utilizzo della cifra ricevuta.
Pensionato in cerca di liquidità per piccole spese? Ecco cosa scegliere
Nel novero dei prestiti pensionati Inpdap è presente anche un prodotto che consente di richiedere cifre molto contenute, pari a una mensilità di pensione nel limite del quinto cedibile (la cifra massima è invece pari a otto).
Si tratta del piccolo prestito Inps ex Inpdap, una prestazione economica riservata agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Questo prestito può avere un piano di ammortamento compreso tra i 12 e i 48 mesi ed è caratterizzato da un tasso fisso per tutta la durata del finanziamento.
Il pensionato che lo richiede – che può presentare l’istanza direttamente online – deve considerare anche lo 0,50% della cifra richiesta da versare a titolo di spesa amministrativa. Fondamentale è specificare che in caso di premorienza del beneficiario l’Ente non procede al recupero del debito residuo.
Quando richiedere i finanziamenti pluriennali Inpdap 2017
Un altro valido prodotto è rappresentato dai Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica. Sono anche questi finanziamenti su cessione del quinto: rata non superiore a 1/5 della pensione e trattenuta diretta dal trattamento pensionistico mensile.
La richiesta va inoltrata nel rispetto delle finalità contemplate dal Regolamento Inps. Questo individua tutti i possibili utilizzi che essenzialmente possono essere ricondotti a finalità di tipo personali o familiari. Ricordiamo ad esempio:
- l’acquisto o costruzione dell’abitazione di residenza;
- interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria dell’abitazione di proprietà;
- riscatto di alloggi popolari e riscatto di alloggi di enti pubblici in affitto;
- acquisto dell’auto;
- Iscrizione a corsi post laurea, purché la relativa durata non sia inferiore a due anni, condotti da parte dell’iscritto, del coniuge o del figlio dell’iscritto.
Per quanto riguarda il tasso, è fisso per tutta la durata del piano – che può andare dai 60 ai 120 mesi – e pari al 3,50%.
Il mutuo per acquistare e ristrutturare casa
Esistono anche altri prestiti pensionati Inpdap che si rivolgono in maniera specifica a soggetti che vogliono acquistare o ristrutturare casa.
In queste situazioni si può optare per il mutuo Inps ex Inpdap, che consente di soddisfare entrambe le finalità (è riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali), o per i prestiti pluriennali diretti, che, come vi abbiamo riportato in precedenza, da regolamento prevedono la possibilità di accedere al credito per spese di ristrutturazione dell’abitazione.
Nel primo caso il cliente può scegliere tra tasso fisso pari al 2,95% e tasso variabile calcolato sulla base dell’Euribor 6 mesi maggiorato di 200 punti base e calcolato su 360 giorni.
Il beneficiario deve considerare anche le spese amministrative, che ammontano allo 0,50% della somma richiesta.