Guida all’offerta mutui e prestiti Inpdap per acquisto casa
Con la soppressione dell’Inpdap definita dal Decreto Salva Italia del 2011, tutte le pratiche relative a dipendenti e pensionati del comparto pubblico sono passate all’Inps, che attraverso la Gestione Dipendenti Pubblici continua a garantire i servizi offerti in precedenza dall’Inpdap. Tra le prestazioni di competenza della suddetta Gestione troviamo i prestiti Inps prima casa.
Si tratta di finanziamenti che rientrano nella categoria dei prestiti ex Inpdap. Linee di credito a condizioni agevolate concesse a dipendenti e pensionati per far fronte a necessità di varia natura. Tra le finalità per cui è possibile richiedere un finanziamento agevolato Inps troviamo, appunto, l’acquisto della prima casa.
Prestiti Inpdap prima casa 2017
I prestiti Inps prima casa rientrano nella categoria dei prestiti pluriennali Inps ex Inpdap. Finanziamenti concessi dall’ente per agevolare dipendenti e pensionati pubblici a sostenere spese importanti.
Si tratta di prestiti finalizzati, ossia linee di credito che vengono erogate solo per sostenere spese che rientrano tra quelle previste dal Regolamento Prestiti Inps. Quanti hanno i requisiti necessari possono ottenere un prestito pluriennale per l’acquisto di una casa da adibire ad abitazione principale propria o del figlio che intende costituire un proprio nucleo familiare distinto da quello dei genitori.
L’importo finanziabile è di 150 mila euro e il rimborso avviene con un piano di ammortamento a rara mensile di durata decennale.
È possibile ottenere un prestito pluriennale anche per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria della casa di proprietà dell’iscritto. Per gli interventi di manutenzione ordinaria è previsto un importo massimo erogabile di 30 mila euro rimborsabili in cinque anni. Mentre per la manutenzione straordinaria è possibile ottenere fino a 100 mila euro da restituire in dieci anni.
In ogni caso, il tasso di interesse applicato ai finanziamenti pluriennali, inclusi quindi i prestiti Inps prima casa e prestiti manutenzione, è fisso al 3,50%. Oltre al tasso di interesse, il beneficiario del prestito deve far fronte anche alle spese di amministrazione. Oneri che sono computati con l’applicazione di un’aliquota dello 0,5% sull’importo lordo della prestazione.
Da sostenere anche il pagamento per il premio Fondo Rischi Inps. Premio la cui entità viene definita in base alla durata del piano di rimborso del prestito e all’età del beneficiario.
I beneficiari
Ma chi può ottenere i prestiti Inps prima casa? Hanno accesso ai finanziamenti i dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo credito dell’Inps).
Ai fini dell’accesso al credito, oltre all’iscrizione alla Gestione unitaria, il richiedente deve avere anche un’anzianità di servizio utile alla pensione di almeno quattro anni. Richiesto anche un versamento contributivo alla Gestione Unitaria di minimo quattro anni.
Da segnalare il fatto che i dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo determinato possono ottenere i prestiti pluriennali Inps ex Inpdap solo a condizione che il contratto abbia una durata di almeno tre anni. In tal caso comunque è possibile ottenere solo prestiti inps prima casa estinguibili nell’arco di vigenza del contratto di lavoro.
Mutui Inpdap agevolati prima casa
Tra i finanziamenti concessi dalla Gestione Dipendenti Pubblici per l’acquisto della prima casa troviamo anche i mutui ex Inpdap. La prestazione è riservata agli afferenti alla Gestione Dipendenti Pubblici in attività di servizio con contratto a tempo indeterminato e ai pensionati.
Ai fini dell’accesso al credito è necessario che il richiedente sia iscritto da almeno un anno alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Per i lavoratori dipendenti è necessaria la presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
In caso di mutui per l’acquisto della casa l’importo massimo finanziabile è di 300 mila euro. Il piano di ammortamento può durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Il mutuo, inoltre, è accessibile solo a condizione che l’iscritto e i componenti del suo nucleo familiare non siano proprietari di nessun’altra abitazione sita sul territorio nazionale.
Quanti invece desiderano richiedere un mutuo agevolato Inps per far fronte a spese di ristrutturazione o manutenzione della casa possono ottenere somme fino a un massimo di 150 mila euro.
Nuovi tassi mutuo Inpdap 2017
I richiedenti in possesso di tutti i requisiti possono scegliere se sottoscrivere un mutuo a tasso fisso o variabile. Di recente l’Inps ha aggiornato i tassi di interesse applicati ai mutui Inps ex Inpdap.
A partire da settembre 2017 il Tan dei mutui a tasso fisso viene definito con il meccanismo del loan to value (LTV). In altre parole, si applica un tasso stabilito in base al rapporto tra il valore del mutuo e quello dell'immobile. Riportiamo di seguito i nuovi tassi fissi mutuo Inpdap 2017.
TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV) | |||
Durata (fino a) | <= 50% | 50% - 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Per quanto riguarda i finanziamenti a tasso varabile invece si applica un interesse pari all’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 200 punti base.