Prestiti Inpdap insegnanti a tasso agevolato
Con l’aggravarsi della crisi le ricerche di mercato evidenziano una crescita delle richieste di liquidità. Basta qualche spesa imprevista per mettere in discussione i proprio risparmi. Uno scenario in cui insegnanti e direttori scolastici hanno accesso a linee di credito a tassi di interesse agevolati. Stiamo parlando dei prestiti Inps insegnanti.
Si tratta di una particolare tipologia di prestiti a condizioni agevolate concessi dalla Gestione Assistenza Magistrale dell’Inps. finanziamenti che in passato erano erogati dall’ENAM e che in seguito alla soppressione dell’ente sono passati di competenza dell’Inpdap. Con la soppressione dell’Inpdap (avvenuta a gennaio 2012) però tutte le sue funzioni sono passate di competenza dell’Inps, inclusi i prestiti Inps insegnanti.
I piccoli prestiti Inps insegnanti danno accesso a somme relativamente basse con le quali far fronte a spese importanti. Sono infatti concessi dall’Inps solo per far fronte a specifiche spese, tra cui troviamo ad esempio l’acquisto della prima casa e il matrimonio del richiedente o di un figlio.
La somma finanziabile viene definita in base al reddito percepito dal richiedente. Non è possibile ottenere somme che eccedano due mensilità di stipendio in godimento al richiedente. Il tasso di interesse è fisso all’1,5% e il rimborso avviene con 24 rate a cadenza mensile.
Piccoli prestiti e prestiti pluriennali per dipendenti statali
Oltre ai piccoli prestiti Inps insegnanti, di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti, gli insegnanti pubblici possono beneficiare di altri prodotti a condizioni agevolate. Si tratta dei prestiti Inps ex Inpdap, prodotti che sono accessibili solo a quanti sono iscritti ad uno specifico Fondo credito Inps, la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Gli insegnanti iscritti a questo fondo possono optare sia per i prestiti pluriennali che per il piccolo prestito Inps ex Inpdap. Iniziamo parlando del piccolo prestito. Esso fornisce una somma capace di far fronte a improvvise e urgenti necessità per quanti risultino iscritti alla suddetta Gestione unitaria.
I piccoli prestiti sono concessi in base ai limiti delle disponibilità di bilancio previste annualmente. Sono coinvolti solo i dipendenti e i pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria. La somma finanziabile viene definita in base al reddito mensile (stipendio o pensione) percepita dal richiedente. Si va da un minimo di una mensilità netta fino a un massimo di otto.
In merito al piano di ammortamento, i piccoli prestiti prevedono un piano temporale variabile, dalle 12 alle 48 rate, formate da una parte di interessi e da una quota capitale. Il tasso di interesse è fisso al 4,25%. Non è prevista alcuna documentazione di spesa, né tanto meno è necessario produrre motivazioni o certificati medici in sede di domanda.
I prestiti pluriennali Inpdap invece sono prodotti pensati per agevolare i dipendenti e pensionati pubblici e statali che si trovano a dover affrontare spese importanti.
La somma finanziabile viene definita in base al reddito del beneficiario e alla finalità del prestito. il piano di rimborso avviene in 5 o 10 anni. Il tasso di interesse è fisso al 3,5%.
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