Come funzionano i prestiti Inpdap con cessione del quinto 2017

Finanziamenti su cessione del quinto per dipendenti e pensionati pubblici

prestiti Inpdap con cessione del quinto sono una pratica soluzione d’accesso al credito per dipendenti e pensionati pubblici. I vantaggi? Piani di rimborso sostenibili, fino a 10 anni di durata, e tassi molto competitivi. Ma come funzionano questi finanziamenti e come ottenerli? Passiamo in rassegna tutti i particolari.

Come funziona la cessione del quinto

Prestiti Inpdap con cessione del quinto sono in realtà linee di credito agevolate fornite dall’Inps, l’Inpdap è stato abolito, o da banche e finanziarie convenzionate.

Essendo prodotti su cessione del quinto, la rata non può superare il limite di 1/5 dello stipendio o della pensione. Gli importi sono quindi da porre in relazione alla capacità reddituale del richiedente.

Caratteristiche dei prestiti pluriennali 2017

Nell’ambito dei Prestiti Inpdap con cessione del quinto troviamo due prodotti, i Prestiti pluriennali diretti e quelli garantiti. I primi sono erogati dall’Inps mentre gli altri vengono accordati da banche e finanziarie che hanno stabilito una convenzione con l’ente previdenziale.

I Prestiti pluriennali diretti possono essere richiesti per delle finalità coerenti con quanto riportato dal Regolamento Inps. Sono tante le esigenze ammesse, dal matrimonio all’acquisto dell’auto. In genere si tratta di esigenze personali.

Chi può ottenerli

I beneficiari sono dipendenti e pensionati pubblici afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il richiedente deve poter disporre di quattro anni di anzianità di servizio, quattro anni di contributi versati alla Gestione e un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Sono ammesse anche le domande di chi dispone di un contratto di lavoro a tempo determinato ma:

  • la durata del contratto deve essere pari ad almeno tre anni;
  • durante tutto il rimborso deve essere valido il contratto di lavoro;
  • il trattamento di fine rapporto va ceduto come garanzia di rimborso.

I tassi

Il periodo di rimborso corrisponde a cinque o dieci anni, stiamo parlando di 60 o 120 rate mensili. Ogni rata è computata in rapporto a un tasso nominale annuo corrispondente al 3,50%. L’istituto previdenziale ha stabilito inoltre l’applicazione di costi amministrativi, che incidono per lo 0,50%, e premio fondo rischi.

Presentazione della domanda

 

La richiesta di finanziamento deve realizzarsi impiegando il servizio online del portale inps.it “Domande web Prestiti Pluriennali”. Chi è in servizio, ovvero i dipendenti, devono inviare la domanda con la collaborazione dell’amministrazione di riferimento.

Nel caso di pensionati, invece, la domanda può essere inviata direttamente impiegando i servizi online del portale Inps. Alla richiesta vanno allegati:

  • documentazioni circa lo stato di bisogno;
  • documentazioni inerente l’eventuale spesa;
  • certificato medico di sana costituzione fisica.

Gli interessati possono scaricare il modulo di domanda (in formato Pdf) direttamente dal sito ufficiale dell’Inps.

Come effettuare il calcolo del prestito

Quanti desiderano orientarsi meglio nell’offerta prestiti Inpdap con cessione del quinto possono effettuare un calcolo prestito Inpdap utilizzando l’apposito servizio online. Per raggiungerlo è sufficiente collegarsi con il portale ufficiale dell’Inps (inps.it) e accedere alla sezione Prestazioni e Servizi.

A questo punto sarà sufficiente selezionare dall’elenco dei servizi la funzione Gestione dipendenti pubblici: simulazione calcolo piccoli prestiti e prestiti pluriennali. Una volta scelta una delle modalità di simulazione proposte, l’utente dovrà solo inserire nel form di calcolo i dati richiesti.

I prestiti garantiti

Prestiti pluriennali garantiti sono finanziamenti accordati da banche e finanziarie convenzionate con l'Inps. I beneficiari sono gli iscritti alla Gestione unitaria in servizio e che dispongono di almeno quattro anni di servizio. La durata, anche in questo caso, corrisponde a cinque o dieci anni.

Per quanto riguarda le condizioni, la somma finanziabile viene definita in sede di domanda. Allo stesso modo, il tasso d’interesse è stabilito dall’istituto mutuante.

Oltre al tasso sull'importo lordo del finanziamento gravano anche:

  • un’aliquota dello 0,50% per spese amministrative Inps;
  • un premio compensativo da corrispondere all’Inps per il rischio di insolvenza.

L’entità del premio varia a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito. È pari all'1,5% per i finanziamenti di durata quinquennale e al 3% per quelli decennali. Tuttavia nel caso in cui il richiedente sia collocabile a riposo dopo i 65 anni di età, il premio sale rispettivamente al 2% e 4%.

 

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