Gli ultimi anni di forte crisi economica e di recessione hanno portato molte famiglie e molte persone a ricorrere a soluzioni estreme come i prestiti personali, sia per effettuare nuovi acquisti che per riparare a imprevisti come cartelle esattoriali non rateizzabili o altre spese non preventivati nel bilancio domestico. Per categorie come i dipendenti pubblici e pensionati che avessero prestato servizio all'interno della Pubblica Amministrazione, c'era e ci sarà ancora nel 2017 la possibilità di usufruire dei tassi agevolati garantiti dall'offerta dei prestiti Inpdap.
Prestiti Inpdap 2017: Aggiornamento dei tassi d'interesse
Se prima dell'avvicendamento istituzionale avvenuto nel 2013 per i pensionati e dipendenti pubblici era possibile richiedere all'Istituto liquidità in prestito a tassi agevolati e ben al di sotto rispetto a quelli applicato dagli istituti di credito nei mercati creditizi di concorrenza, oggi questo differenziale sussiste ancora ma si è molto assottigliato.
Se si confrontano i tassi di interesse proposti da alcune società di credito con quelli previsti per i prestiti Inpdap 2017 si noterà come il differenziale tra le due tipologie si aggira ormai intorno a un risicato 2%.
Banche e società di concessione prestiti applicano infatti in media un tasso del 6,5 % contro il 4,75 % stabilito per i prestiti Inpdap, anche se va considerato che le agevolazioni riguardanti i prestiti forniti oggi dall'Inps non si limitano solo al saggio di interesse più basso: infatti il prestito Inpdap porta anche a una più rapida erogazione dell'importo richiesto e alla maggiore disponibilità a concedere credito a particolari categorie come i soggetti segnalati cattivi pagatori e le persone protestate.
Piccoli Prestiti Inpdap: Requisiti e Durata
Inpdap prestiti: requisiti. Sono prodotti curati dalla Gestione Dipendenti Pubblici rivolti quindi a dipendenti e pensionati pubblici afferenti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. I dettagli relativi ai requisiti variano in rapporto al singolo finanziamento. Esaminiamo i diversi prodotti.
Scegliendo il Piccolo prestito, dipendenti e pensionati pubblici possono ricevere liquidità senza dover indicare alcuna finalità di utilizzo. Si tratta quindi di un prestito che permette di far fronte ai piccoli imprevisti quotidiani.
Per quanto attiene invece gli importi, si va da una a quattro volte lo stipendio o pensione. Diverse anche le opzioni relative alla durata: 12, 24, 36 o 48 rate mensili. È applicato un Tan del 4,25%. Nel novero dei costi vanno considerati quelli amministrativi (0,50%) e premio fondo rischi.
Quali sono i tempi di erogazione per un piccolo prestito Inpdap?
I piccoli prestiti INPDAP, o INPS, vengono concessi entro 60 giorni dalla corretta presentazione della domanda, mentre quelli pluriennali richiedono 90 giorni. Il sito NoiPA, servizi della pubblica amministrazione, indicato che nel caso dei piccoli prestiti il tempo di erogazione dovuta all’iter da svolgere per la concessione della somma richiede in media dai 45 ai 60 giorni.
Differente questione se il prestito richiesto riguarda una banca convenzionata con l’INPS. Infatti i tempi di attesa per l’erogazione dipendono dall’istituto bancario e, solitamente, vengono comunicati direttamente al richiedente al momento dell’approvazione della richiesta.
Secondo le informazioni concesse da chi ha già ottenuto il prestito e trascritte in vari forum, il tempo varia a seconda della banca, ma anche dalla città e dalla Regione di residenza che possono incidere sulla tempistica di erogazione della somma.
Prestiti Inpdap pluriennali diretti su cessione del quinto
Diverso il profilo dei prestiti pluriennali diretti. Anzitutto sono finanziamenti su cessione del quinto: la rata non può superare la quinta parte di stipendio o pensione. Non solo. Per ottenerli la domanda deve rispettare le finalità indicate dal Regolamento Inps (scaricabile dal portale ufficiale dell’ente previdenziale).
I beneficiari risultano sempre dipendenti e pensionati pubblici della Gestione unitaria, ma è necessario che il richiedente possa contare su quattro anni di anzianità di servizio e altrettanti di versamento alla Gestione unitaria.
Se il dipendente è un assunto a tempo determinato, il contratto non può avere una durata inferiore a tre anni e deve essere in vigore durante tutto il periodo di rimborso.
E veniamo quindi alla durata del finanziamento, vi sono due soluzioni: quinquennale e decennale (60 oppure 120 rate mensili). Il tasso applicato è ancora più conveniente del Piccolo prestito, è applicato il 3,50%. Restano da considerare oneri amministrativi (0,50%) e premio fondo rischi.
Prestiti Inps ex Inpdap pluriennali garantiti 2017: di cosa si tratta
Dipendenti e pensionati pubblici possono ricevere i Prestiti pluriennali garantiti. A dispetto dei diretti, non sono forniti dall’Inps ma da banche o finanziarie che hanno stabilito con l’ente previdenziale una convenzione. Per questa ragione non possiamo subito indicare il tasso di riferimento.
L’Inps garantisce il finanziamento a fronte di una serie di rischi. Ecco quali sono:
- morte dell’iscritto prima della conclusione della cessione;
- fine del servizio senza diritto alla pensione;
- contrazione dello stipendio.
Simulazione Prestito Inps e calcolo rata online
Prima di richiedere un prestito è possibile farsi un'idea precisa della cifra che si può ottenere, dell'importo della rata da pagare mensilmente e del piano di ammortamento: l'istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha infatti messo a disposizione degli utenti uno strumento online utile ad individuare il finanziamento adatto alle proprie esigenze. Sul sito dell'ente è dunque possibile, inserendo pochi semplici dati, ottenere una simulazione del prestito Inps e il calcolo rata online.
Per accedere alla simulazione, dalla homepage dell'Istituto, bisogna innanzitutto selezionare dal menù "Servizi Online" la voce "Accedi ai servizi", quindi "Servizi per il cittadino" e dal menù a tendina che si apre "Servizi Gestione dipendenti pubblici (ex Inpdap) per Lavoratori e Pensionati", infine "Gestione Dipendenti Pubblici: simulazione calcolo piccoli prestiti e prestiti pluriennali".
A questo punto ci si trova a dover scegliere fra tre differenti simulazioni:
- Simulazione prestito;
- Simulazione prestito per rata ideale;
- Simulazione prestito per importo specifico.
Nel primo caso, simulazione prestito, basta inserire lo stipendio netto e la data di nascita ed il sistema propone importo minimo e massimo delle due tipologie di prestito disponibili con la relativa possibile durata. Cliccando sulla tipologia di prestito è possibile vedere nel dettaglio importo rata, interessi, spese amministrative, spese per Fondo Garanzia, etc.
Nella simulazione prestito per rata ideale, il sistema, oltre a stipendio ed età, richiede anche l'importo della rata che si vorrebbe pagare mensilmente. Inserita questa, il simulatore presenta varie proposte, di durata diversa, nelle quali l'importo della rata non supera la cifra inserita dall'utente come rata ideale.
La terza modalità, cioè la simulazione prestito per importo specifico, richiede, oltre a stipendio ed età, la cifra dell' importo che si vorrebbe ottenere e propone di conseguenza un preventivo che soddisfi le esigenze dell'utente.
Prestiti Inpdap Tabelle e Prontuario Inps 2017
Per poter calcolare una possibile cifra e rata di un Prestito Inpdap, con relative regole del 2017, è possibile farlo con il Prontuario. Il Prontuario Inps 2017 è disponibile sul sito dell'Inps dove, inserendo tutti i dati richiesti, si viene a conoscenza di tutte le informazioni relative al prestito. Sempre online è possibile richiedere anche il prestito desiderato.
Regolamento Prestiti Inpdap: Cosa dice e dove trovarlo in pdf
Il regolamento prestiti Inpdap serve per conoscere i criteri che disciplinano i finanziamenti erogati dall'INPS a favore di dipendenti e pensionati del settore pubblico iscritti alla Gestione delle Prestazioni Sociali e Creditizie.
Esso si divide principalmente in due categorie:
- La prima categoria riguarda i piccoli prestiti, ed è composta da una sola pagina in cui sono riassunti i criteri per l'erogazione di prestiti annuali, biennali, triennali e quadriennali: per ciascuna durata sono presenti le specifiche condizioni. Per tutte le durate dei piccoli prestiti Inpdap c'è comunque lo stesso tasso di interesse, ovvero il 4,25% con aggiunto lo 0,5% di spese di amministrazione e i contributi per il Fondo Credito dell'INPS che variano a seconda di parametri soggettivi del richiedente e oggettivi del prestito;
- La seconda categoria è quella riferita ai prestiti pluriennali, che possono essere quinquennali o decennali. In questa sezione sono descritte le categorie di soggetti che possono accedere all'offerta, la durata dei prestiti che può solo ed esclusivamente essere di 60 o 120 mesi, i criteri per il rinnovo di un prestito pluriennale Inpdap già esistente. In questa sezione viene specificato il tasso di interesse applicato per i prestiti pluriennali Inpdap, che corrisponde a un 3,50% annuo a cui va aggiunta la ritenuta per le spese amministrative dello 0,50% e i contributi per il Fondo Credito che variano a seconda delle caratteristiche del soggetto richiedente e della durata del prestito.
Sia per i prestiti quinquennali che per quelli decennali vengono elencate le motivazioni per la richiesta del prestito e le corrispondenti documentazioni da presentare all'INPS per l'erogazione dello stesso.
Per entrambi i tipi di prestito pluriennale va sempre presentata l'autocertificazione dello stato di famiglia, qualsiasi sia la motivazione alla base della richiesta. Ogni caso specifico richiede poi una particolare serie di attestati e certificazioni: ad esempio un prestito quinquennale richiesto per fronteggiare meglio la nascita di un figlio può presupporre la presentazione del certificato di nascita del neonato.
Il documento in formato pdf del regolamento prestiti Inpdap si può trovare al seguente indirizzo:
http://www.inps.it/docallegati/Informazioni/Ex-Inpdap/credito/prestiti/Documents/regolamento_prestiti_2011.pdf
In fondo al documento si trova la tabella relativa alle aliquote per il fondo rischi, disposta secondo caratteri relativi a:
- Età del soggetto;
- Durata del prestito (annuale, biennale, triennale, quadriennale, quinquennale o decennale);