Con la crisi di questi anni è cambiato radicalmente l’approccio al lavoro, soprattutto per le giovani generazioni, che si trovano ad affrontare molte difficoltà per accedere al mondo professionale. Come affrontarle? Ricorrendo ai prestiti giovani senza lavoro.
Prestito d’onore: specifiche generali
I prestiti giovani senza lavoro vedono nel prestito d’onore una delle più importanti modalità di accesso al credito. Questa misura economica, le cui linee regolamentari fanno riferimento al decreto legislativo del 21 aprile 2000, permette ai giovani senza lavoro da almeno 6 mesi di richiedere un prestito con l’obiettivo di aprire una partita IVA.
Requisiti per il prestito d’onore: ecco cosa sapere
I soggetti intenzionati a richiedere prestiti giovani senza lavoro devono considerare con attenzione i requisiti per l’accesso al prestito d’onore. Quali sono? Oltre allo stato di inoccupazione nei sei mesi precedenti la richiesta, è necessario considerare il fatto che l’attività per la quale si richiedono le agevolazioni deve essere svolta per almeno cinque anni.
Nel corso di questo lasso di tempo il titolare delle agevolazioni economiche non ha la possibilità né di vendere né di essere assunto come lavoratore dipendente a livello continuativo. Il limite dei cinque anni vale anche come durata de piano di ammortamento.
Come è strutturato il prestito d’onore?
Un altro aspetto che è bene approfondire per capire come funzionano i prestiti giovani senza lavoro e il prestito d’onore in particolare riguarda la struttura della suddetta agevolazione. Secondo il testo del decreto legislativo 185 del 21 aprile 2000, il prestito d’onore è strutturato secondo il seguente schema:
- 50% della cifra richiesta erogato tramite prestito a fondo perduto
- 50% della cifra richiesta erogato tramite prestito a tasso agevolato, con un interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e inferiore del 30% rispetto al valore vigente al momento dell’ufficializzazione delle agevolazioni
Quali spese si possono sostenere con il prestito d’onore
Informarsi sui prestiti giovani senza lavoro significa analizzare le tipologie di spesa ammissibili con il prestito d’onore. Grazie a questa agevolazione economica, i giovani intenzionati ad aprire Partita Iva possono coprire i costi relativi all’acquisto di attrezzature e macchinari, così come gli oneri legati a impianti e allacciamenti.
Nel novero delle spese ammissibili è possibile includere anche quelle per l’acquisto i beni immateriali a utilità pluriennale. Un’attenzione specifica merita la ristrutturazione degli immobili, operazione il cui costo può essere coperto per il 10% dalla cifra ricevuta tramite il prestito d’onore.
Una regola molto importante da considerare quando si approfondiscono le caratteristiche del prestito d’onore è il fatto che, sempre secondo il decreto legislativo 185/2000, il beneficiario delle agevolazioni e titolare dell’attività deve essere coinvolto direttamente nei processi professionali e imprenditoriali.
Concludiamo ricordando che nel corso del primo anno sono ammesse anche spese relative all’acquisto di materiali di consumo e semilavorati.