Prestiti bancari settembre 2015: il miglior risultato dall’aprile del 2012

Prestiti bancari: in crescita prestiti personali e finanziamenti alle imprese

I primi segnali positivi erano giunti dal mercato mutui, nel terzo trimestre 2015 le erogazioni hanno fatto registrare un incremento del 86%. Questa volta l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha tracciato un bilancio per quanto riguarda i prestiti bancari: il mese di settembre è stato il più positivo degli ultimi tre anni.

Secondo il rapporto mensile redatto dall’Associazione, che ha esaminato i prestiti accordati dagli istituti di credito presenti nel nostro Paese, le linee di credito rivolte alle imprese hanno realizzato una crescita de 15,9% se confrontato con quanto rilevato lo scorso anno.

Prestiti personali e finanziamenti alle imprese

Se invece è considerato l’insieme dei prestiti a famiglie e imprese, il mese di settembre ha condotto a una variazione pari al -0,2%, un valore sì negativo ma in netto miglioramento se rapportato al -4,5% che si è verificato nel novembre 2013. Uno dei momenti più neri del mercato prestiti bancari.

 

Nel mese scorso è stata invece ottenuta la migliore performance del settore, che include i prestiti erogati a imprenditori e privati, dall’aprile del 2012. Non cambia il quadro neppure se l’analisi si concentra sui prestiti globali all’economia (che acclude i finanziamenti relativi alla pubblica amministrazione), considerati a livello annuale abbiamo un +0,3%.

Estendendo l’indagine di mercato al periodo che va dal 2007 a oggi, i prestiti all’economia hanno registrato una variazione da 1.673 a 1.825 miliardi, in aumento anche le linee di credito accordate a famiglie e imprese: da 1.279 a 1.414 miliardi di euro.

Prestiti bancari e tassi di interesse

Che la situazione sia positiva è confermato anche dai tassi di interesse, questi nel settembre 2015 hanno condotto ai valori più contenuti degli ultimi anni. L’ABI ha comunicato un tasso medio del 3,34%, più basso persino di quello che avevamo sul finire del 2007 (periodo per-crisi), quando era applicato il 6,18%. Prendendo in considerazione esclusivamente i nuovi prestiti al settore imprenditoriale, il tasso medio è del 2,05%. Meno della metà di quanto abbiamo avuto nel 2007, 5,48%.

Insomma, i segnali di ripresa ci sono ma la crisi non può certo considerarsi un ricordo. Aumenta infatti il rischio insolvenza associato all’erogazione dei prestiti. A ciò dobbiamo associare i requisiti sempre più stringenti che sono conseguentemente applicati dagli istituti bancari. Le sofferenze lorde appurate nell’agosto 2015 equivalgono a 198,5 miliardi.

 

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