Metti prestiti a confronto e trova l’offerta migliore. Guida 2017

Come scegliere il prestito migliore

Mettere prestiti a confronto è la soluzione ideale per trovare il piano più adatto alle proprie esigenze. I comparatori web aiutano tantissimo in questi casi e permettono di chiarire le idee sulle caratteristiche dei singoli prodotti.

Quando si decide di mettere prestiti a confronto è necessario partire dal controllo del TAEG. Per quale motivo? Perché si tratta di un valore che raccoglie informazioni sul tasso e sulle spese accessorie, come per esempio gli oneri di gestione e di apertura della pratica.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i valori e le spese di cui tenere conto quando si mettono prestiti a confronto.

Differenza tra TAN e TAEG

Per mettere prestiti a confronto è fondamentale non confondere il TAEG con il TAN. Il primo è il Tasso Annuo Effettivo Globale, anche noto come indicatore sintetico di costo e indica in valore percentuale tutte le spese applicate al prestito personale.

Il TAN invece è il Tasso Annuo Nominale. Si tratta di un valore, espresso anch’esso in percentuale, che rappresenta il tasso di interesse puro. In altre parole, mentre il TAEG comprende tutti i costi applicati al finanziamento, il TAN rappresenta solo la quota di interesse maturati sul capitale concesso.

Interessi che devono essere corrisposti annualmente, il TAN infatti è un tasso annuo. Tuttavia gli interessi maturati annualmente non devono essere corrisposti in un’unica soluzione. L’importo di questi interessi viene spalmato sulle rate di ammortamento previste da contratto.

A tal proposito è necessario precisiamo che la quota dell’interesse applicata alla singola rata potrebbe anche variare in base al piano di ammortamento concordato con l’istituto di credito che ha erogato la somma. Appare chiaro quindi che il TAN influisce direttamente sull’importo della rata mensile. Maggiore è il tasso e più alto è l’importo da corrispondere mensilmente.

Ma quali sono allora le spese comprese nel TAEG? Il TAEG rappresenta un valore che è pari alla somma del Tan e di tutte le spese accessorie previste da contratto di prestito. Tra queste ricordiamo:

  • spese di incasso rata;
  • spese di istruttoria;
  • imposta di bollo;
  • costi per comunicazioni periodiche inviate dalla banca.

È necessario precisare che nel TAEG non sono comprese alcune spese di cui dovrà farsi carico il beneficiario del prestito. Sono infatti esclusi da questo valore tutti i costi accessori facoltativi, ossia quelli che sono legati al finanziamento ma non sono indicati nel contratto.

Un esempio di costi accessori facoltativi è rappresentato dagli interessi di mora e dal costo dell’assicurazione facoltativa applicata al prestito. Spese che non sono obbligatorie, ma che il debitore potrebbe dover affrontare.

Le migliori offerte di prestiti personali 2017

Data questa doverosa premessa è possibile iniziare ad analizzare le varie possibilità di prestito personale considerando il piccolo prestito Inps. Questo prodotto, riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, permette di richiedere cifre che partono da una mensilità netta di stipendio e possono arrivare fino ad otto. Somme che possono essere rimborsate con piani di ammortamento compresi tra i 12 e i 48 mesi.

Questo prestito è caratterizzato da un tasso fisso (TAN) per tutta la durata del piano di ammortamento e pari al 4,25%. Oltre a questo, il beneficiario deve far fronte anche alle spese di amministrazione applicate dall’Inps, pari allo 0,5% dell’importo lordo del finanziamento.

Previsto anche il pagamento di una quota per il premio del Fondo Rischi Inps. A differenza delle spese di amministrazione, che sono fisse allo 0,5%, l’entità del premio Fondo Rischi varia a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito.

Duttilio di Agos Ducato

 

Parlare di prestiti a confronto significa passare dalle proposte Inps ex Inpdap ai prestiti online messi a disposizione dalle società finanziarie e dagli istituti di credito. A tal proposito è bene citare il prestito Duttilio di Agos come esempio di alto livello di flessibilità.

Questo prodotto, a fronte del pagamento regolare di almeno tre rate, consente di accedere a opzioni accessorie come il congelamento temporaneo dei pagamenti o la modifica dell’entità della rata, con ovvie conseguenze sulla durata complessiva del piano di ammortamento.

Per mettere prestiti a confronto è necessario entrare nel dettaglio dei piani e fare una simulazione. Prendiamo come ipotesi la richiesta di 10 mila euro da parte di un dipendente a tempo indeterminato (prestito non finalizzato). Per il rimborso scegliamo un piano di ammortamento della durata di 84 mesi.

Nel caso di Agos Duttilio si avrebbe una rata mensile pari a 143,70 euro. Il TAN è fisso al 4,91% e il TAEG è pari al 6,17%. Se invece si sceglie una durata pari a 96 mesi, la rata mensile è pari 138,60 euro. TAN e TAEG sono fissi rispettivamente al 6,91% e all’8,22%. In ogni caso, Duttilio prevede l’applicazione di TAN a partire dal 4,91%.

L’offerta di RataWeb

Prendiamo invece come riferimento i prestiti proposti RataWeb. In questo caso si tratta di prestiti flessibili garantiti, erogati sempre da Agos Ducato. Il beneficiario ha la possibilità di modificare l’importo della rata mensile, nonché di posticipare il pagamento di una o più mensilità.

Soluzioni pensate per rispondere alle esigenze di chi vuole un prestito con piano di ammortamento flessibile, variabile in caso di imprevisti o spese improvvise. Sia la variazione della rata che il salto dei pagamenti mensili sono completamente gratuiti. Nel corso del piano di rimborso non è possibile posticipare più di tre rate mensili.

Ma passiamo alle condizioni applicate ai prestiti RataWeb. A fronte di una richiesta da 10 mila euro da rimborsare in 84 mesi, l’impegno mensile corrisponderebbe a 143,70 euro. TAN e TAEG sono fissi e corrispondono rispettivamente al 4,91% e al 6,17%.

Se invece scegliamo di allungare il piano di rimborso arrivando a 120 mesi, la rata mensile si riduce. In tal caso infatti avremo una mensilità pari a 118 euro. Il TAN è fisso al 6,92% e il TAEG si attesta all’8,10%.

Cosa sapere sui finanziamenti Findomestic 2017

Concludiamo questa breve guida dedicata a prestiti a confronto con qualche rapida informazione sui prodotti Findomestic. Questa società finanziaria, che mette in campo promozioni tanto frequenti quanto interessanti, permette di richiedere i prestiti direttamente online, caricando sul sito ufficiale documenti d’identità e documenti di reddito (busta paga, modello UNICO o vecchio CUD).

Dopo il pagamento regolare di almeno 6 rate è possibile accedere all’opzione accessoria che consente di richiedere l’applicazione della rata minima. In questo modo si pagano mensili con l’importo più basso possibile fino alla fine del piano di ammortamento. Soluzione che ha ovviamente un chiaro impatto sulla sua durata.

Preventivi online e opzioni di flessibilità

Una volta rimborsate regolarmente almeno 6 rate di ammortamento, il beneficiario del prestito ha anche la possibilità di utilizzare l’opzione Salto Rata. Le rate saltate vengono posticipate alla fine del piano di ammortamento.

È necessario inoltre precisare che non è possibile utilizzare le opzioni Salto Rata e Cambio Rata contemporaneamente. Ricordiamo che i prestiti Findomestic prevedono un importo massimo pari a 60 mila euro.

Per capire meglio le condizioni applicate ai prestiti Findomestic ipotizziamo anche in questo caso la richiesta di un finanziamento da 10 mila euro. A fronte di un piano di ammortamento che si estende per 84 mesi, la rata mensile è fissa a 148,20 euro. TAN e TAEG sono fissi rispettivamente al 6,43% e al 6,63%.

Non è possibile scegliere un piano di ammortamento che si estende oltre 84 mesi per quanto riguarda i prestiti Findomestic. Ipotizziamo quindi di scegliere un rimborso che si estende per 72 mesi. In tal caso, la rata periodica è fissata a 167,80 euro. TAN e TAEG sono comunque fissi al 6,43% e al 6,63%.

 

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