Chi fa prestiti a chi ha avuto problemi finanziari e come ottenerli

Prestiti per cattivi pagatori 2017

Quanti hanno avuto problemi a rimborsare un finanziamento vengono segnalati nei database SIC (sistemi di informazioni creditizie) come protestati e cattivi pagatori. Soggetti che sono considerati finanziariamente inaffidabili e che difficilmente otterranno un nuovo finanziamento. Diverse banche e finanziarie concedono prestiti a chi ha avuto problemi finanziari.

Prima di passare in rassegna le varie soluzioni di prestiti a chi ha avuto problemi è necessario chiarire come avviene la segnalazione SIC e soprattutto per quanto rimane attiva.

Come funziona la segnalazione CRIF

La prima cosa da dire è che i sistemi di informazioni creditizie sono gestiti da società specializzate nel settore, la più famosa delle quali è CRIF. Queste società si occupano di gestire e conservare i dati di quanti sono stati inadempienti in relazione a un prestito o mutuo contratto.

Più è grave l’inadempimento di cui si è macchiato il soggetto e maggiori sono i tempi di conservazione dei dati nelle liste del SIC. Nello specifico, i dati relativi al ritardo nel pagamento di una o due rate sono conservati per 12 mesi mentre quelli riguardanti tre o quattro rate pagate in ritardo restano in memoria per 24 mesi.

Se invece il finanziamento presenta gravi morosità o vi sono rate che non sono mai state rimborsate, la segnalazione dei database SIC rimarrà per 36 mesi a partire dalla data prevista per l’estinzione del finanziamento.

Una volta trascorsi i tempi di conservazione, la cancellazione avviene automaticamente. Il contribuente non deve quindi preoccuparsi di presentare specifiche richieste né di sostenere alcun costo a riguardo. La cancellazione dei dati negativi infatti è completamente gratuita.

Tuttavia quanti si ritrovano segnalati nei database SIC e non sanno per quale ragione sono stati iscritti nelle liste dei cattivi pagatori possono contattare la società di riferimento per ottenere informazioni a riguardo. Se i dati inseriti nei database sono errati è possibile richiederne la cancellazione.

La cessione del quinto per cattivi pagatori

Nonostante la segnalazione al SIC rappresenti un ostacolo per l’accesso al credito, esistono sul mercato soluzioni dedicate proprio a chi ha avuto problemi di questo tipo. Ad esempio se a richiedere prestiti a chi ha avuto problemi è un lavoratore dipendente o un pensionato è possibile ricorrere alla cessione del quinto. 

Si tratta di una particolare forma di finanziamento che non richiede la firma di un garante anche se il richiedente ha avuto problemi nel rimborso di un altro finanziamento. I prestiti su cessione del quinto della pensione o dello stipendio infatti sono garantiti dalla presenza di un reddito fisso dimostrabile.

Questo perché la rata mensile viene decurtata direttamente dallo stipendio o dalla pensione del richiedente, ad opera del datore di lavoro o dell’ente previdenziale. In questo modo il cliente non è coinvolto direttamente nel rimborso del finanziamento. Fattore che consente a banche e finanziarie di sorvolare sul passato creditizio del richiedente.

Va tuttavia sottolineato che la cessione del quinto è accessibile solo per i dipendenti che possano vantare un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per i pensionati invece è previsto il rispetto di un requisito anagrafico, variabile da banca a banca. Alcuni istituti infatti erogano prestiti anche fino agli 80 anni.

Tuttavia il fatto di essere titolari di un reddito fisso dimostrabile non è sufficiente a garantire l’accesso ai prestiti a chi ha avuto problemi. La cessione del quinto infatti trova una forma di tutela anche nel TFR maturato dal lavoratore.

Il trattamento di fine rapporto viene infatti vincolato e rimane indisponibile per il lavoratore fino alla completa estinzione del debito. Nel caso dei pensionati invece a fare da ulteriore garanzia è la pensione ancora spettante.

La copertura assicurativa

 

A garanzia del rimborso del finanziamento, è prevista oltre alla presenza del reddito la sottoscrizione di una polizza assicurativa obbligatoria che copra i rischi di morte e perdita del posto di lavoro (solo per i dipendenti). L’assicurazione interviene solo per le somme dovute eventualmente eccedenti il TFR o la pensione.

Tale polizza viene emessa da una compagnia assicurativa, che prima di scegliere se concedere o no la copertura si riserva di analizzare la situazione del richiedente. Il soggetto deve quindi superare un esame relativo alla sua situazione lavorativa/ previdenziale. Per i lavoratori dipendenti assunti nel settore privato anche l’azienda datrice di lavoro è soggetta a un giudizio da parte della compagnia assicurativa.

Condizioni di rimborso

Il tasso di interesse applicato è fisso e la durata massima del finanziamento è di 10 anni. Per quanto riguarda il piano di rimborso, le rate sono a cadenza mensile e hanno un importo costante. Come suggerisce il nome del finanziamento, l’importo della rata non può superare il quinto dello stipendio o della pensione percepita dal debitore.

Ovviamente quando si parla di prestiti a chi ha avuto problemi, il tasso di interesse applicato tende ad essere un po’ più alto. Questo perché banche e finanziarie tendono a tutelarsi maggiormente se il beneficiario del prestito ha avuto problemi con il rimborso di un passato finanziamento.

Ricordiamo che l’importo finanziabile viene definito in base al reddito del richiedente e alla durata del piano di rimborso. Di conseguenza, maggiore è la durata del piano di ammortamento e più alta sarà la somma concessa.

Prestito con delega 2017

Nel caso in cui la somma finanziabile con un prestito su cessione del quinto non sia sufficiente a soddisfare le necessità del richiedente, questo può ricorrere al prestito delega, detto anche prestito con delegazione di pagamento. Un’altra soluzione di accesso al credito che rientra a pieno titolo nella categoria dei prestiti a chi ha avuto problemi.

Il prestito con delega, meglio noto come doppio quinto. È una forma di finanziamento che ricalca le logiche della cessione del quinto con la differenza che la rata può arrivare fino a due quinti dello stipendio mensile. A dispetto della cessione del quinto inoltre il prestito con delega è accessibile solo ai lavoratori dipendenti.

Anche in questo caso quindi abbiamo un tasso fisso e rate a cadenza mensile, decurtate direttamente dal datore di lavoro del beneficiario. Le rate hanno importo costante.

È necessario però precisare che mentre i prestiti su cessione del quinto sono un diritto del lavoratore, quelli su delegazione di pagamento non lo sono. Cosa significa? In parole semplici, il datore di lavoro può rifiutare la delega di pagamento in caso di prestiti con delega, ma non può opporsi in alcun modo alla cessione del quinto.

Chi eroga prestiti a cattivi pagatori

Ora che abbiamo visto come funzionano i prestiti su cessione del quinto e con delegazione di pagamento, passiamo ad una questione altrettanto importante: a chi rivolgersi per la richiesta? I finanziamenti su cessione del quinto o doppio quinto sono prodotti diffusissimi nel nostro Paese.

Quasi tutte le banche e finanziarie hanno introdotto nella propria offerta prestiti a chi ha avuto problemi su cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Per trovare l’offerta più vantaggiosa è sufficiente ricorrere ai comparatori online, disponibili sulla Rete.

Tra i vari istituti di credito che erogano prestiti a chi ha avuto problemi su cessione del quinto ricordiamo Findomestic. Attualmente la finanziaria propone un’offerta per i lavoratori dipendenti che scelgono di ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio.

A fronte di un finanziamento da 12 mila euro è previsto un piano di ammortamento decennale con rate da euro. Il tasso d’interesse (Tan) è fisso al 5,95% mentre il Taeg si attesta al 6,11%.

 

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