Prestazione occasionale Inps: quali sono gli adempimenti previsti? In base all’articolo 44 del decreto legge 269/03, convertito in L. 326/03, è prevista l’iscrizione alla Gestione Separata per i lavoratori autonomi occasionali ma solo nell’eventualità in cui i redditi imponibili siano superiori a 5mila euro nell’anno solare, cifra da considerare come somma dei compensi forniti da tutti i committenti occasionali.
Il lavoratore autonomo è colui che compie un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione, né potere di coordinamento del committente ed in via del tutto occasionale.
A dispetto della co-co-co, il progetto autonomo occasionale è differenti per due elementi centrali: per l’assoluta autonomia del lavoratore relativa ai tempi e alle modalità di esecuzione del lavoro, visto che non è presente il potere di coordinamento del committente, ma anche per il mancato inserimento funzionale del lavoratore nell’organizzazione aziendale.
Prestazione occasionale Inps: la base imponibile. Per quanto attiene ai primi 5mila euro, il cittadino non è soggetto ad alcun onere contributivo. I redditi da lavoro autonomo fanno parte, dal punto di vista fiscale, dei “redditi diversi”, proprio come indicato nell’articolo 67, c. 1, lett. l del TUIR. L’articolo 71, invece, prevede che l’imponibile sia il frutto della differenza tra l’ammontare percepito nel periodo d’imposta e le spese specificamente inerenti alla loro produzione.
L’imponibile previdenziale è rappresentato dal compenso lordo erogato al lavoratore, dedotte potenziali spese a carico del committente e risultanti dalla fattura. Il lavoratore è comunque chiamato a comunicare, in tempi utili, ai committenti occasionali il superamento della soglia di esenzione.