Mutui agevolati, le novità introdotte a ottobre 2014
Il primo ottobre 2014 è entrato in vigore un nuovo regolamento per i Prestiti agevolati Inpdap – Inps, che ha apportato diverse modifiche in merito alla concessione di prestiti agevolati.
Il nuovo regolamento è stato ideato dal governo Letta, al fine di agevolare le famiglie italiane che, in questo periodo di crisi, spesso si vedono costrette a richiedere mutui per sostenere spese impreviste.
Il regolamento 2014 ha introdotto nuove norme riguardo le tipologie di finanziamento e la possibilità per i consumatori di accedere più velocemente al credito ottenuto con i suddetti mutui.
In base alle informazioni di cui disponiamo al momento, il nuovo regolamento dovrebbe prevedere la reintroduzione di diverse modalità di erogazione dei prestiti, in passato abbandonate. Il regolamento introduce inoltre sostanziali modifiche relative ai limiti pecuniari e ai tempi di restituzione del prestito precedentemente adottati.
Prestiti quadriennali e limiti d’importo
I cambiamenti sostanziali e le novità dei mutui Inpdap 2014. Ma dov’è che troviamo il vero cambiamento nei mutui Inpdap? Sostanzialmente il regolamento varato prevede l’istituzione di una graduatoria la livello provinciale per i mutui ipotecari riferiti alla prima casa.
Da ottobre 2014 c’è stata inoltre la reintroduzione dei prestiti quadriennali e l’abolizione, o quantomeno l’aumento dei tetti per i prestiti pluriennali. Prima dell’entrata in vigore del Regolamento infatti era previsto il limite di 8 mila euro.
Ora invece è possibile ottenere finanziamenti di durata quadriennale con importi fino a un massimo di 8 mensilità medie nette di stipendio o di pensione percepite dal richiedente.
I mutui
Non meno importante il fatto che i mutui Inpdap daranno una spinta ai giovani, poiché dato un nucleo familiare, il figlio può richiedere un mutuo da destinare all’acquisto di un nuovo immobile, per costituire lui stesso un nucleo familiare distaccato, godendo di notevoli agevolazioni.
Il nuovo regolamento
Con la determinazione del Presidente dell’Inps n. 79 del 24 luglio 2015 è stato approvato un nuovo Regolamento per l'erogazione di mutui ipotecari. Regolamento che è quello vigente al momento e che ha introdotto diverse novità, tra cui ricordiamo i nuovi tassi d’interesse applicati ai mutui Inpdap 2017 e le nuove finalità per il finanziamento. Vediamo nel dettaglio.
I tassi d’interesse
Quanti richiedono un mutuo agevolato dall’Inps possono scegliere tra un tasso d’interesse fisso e un tasso variabile. I nuovi tassi sono stati definiti in un secondo momento rispetto al Regolamento Mutui 2015.
Gli interessi sono infatti stati fissati con la determinazione presidenziale n. 110 del 8 ottobre 2015. Il tasso fisso è pari al 2,95% mentre il tasso variabile è pari al valore dell'Euribor a 6 mesi (calcolato su 360 giorni) e maggiorato di 200 punti base. Ai fini della definizione del tasso variabile fa fede il valore del parametro rilevato il 30 giugno o al 31 dicembre del semestre precedente.
Ricordiamo inoltre che sull'importo lordo dei mutui Inpdap 2017 concessi sono applicate delle spese di amministrazione pari allo 0,50%. Costi vengono trattenuti anticipatamente dal mutuo.
Variazione del tasso
In base al vigente Regolamento i beneficiari dei mutui Inpdap 2017 possono richiedere la variazione del tasso di interesse applicato al mutuo ipotecario. È possibile infatti passare da tasso fisso a variabile, e viceversa.
Opzione di cui però è possibile beneficiare per una sola volta nel corso del piano di ammortamento e solo a condizioni che siano trascorso almeno due anni dalla data di perfezionamento del contratto di mutuo.
Se il beneficiario del mutuo risulta moroso, la richiesta di variazione del mutuo viene accolta solo a condizione che il mutuatario regolarizzi la propria posizione debitoria.
Nuovi importi e finalità
Il nuovo regolamento per l'erogazione dei mutui ipotecari approvato il 24 luglio 2015 ha inoltre portato all’applicazione di nuovi importi finanziabili nonché di nuove finalità per i mutui Inpdap 2017.
È possibile infatti ottenere mutui ipotecari per le seguenti finalità.
- Costruzione in proprio, completamento o ampliamento su terreno di proprietà, assegnazione da società cooperative in proprietà divisa, o acquisto di un alloggio destinato a diventare la residenza del dipendente o pensionato che presenta la domanda.
- Esecuzione di interventi di ampliamento, adattamento, ristrutturazione, manutenzione (sia ordinaria che straordinaria) o trasformazione dell'unica abitazione di proprietà del mutuatario.
- Costruzione in proprio o acquisto di un box auto o di un posto auto, che dovrà essere utilizzato come pertinenza della casa di proprietà del mutuatario. Il box o posto auto non deve distare oltre cinquecento metri dall'alloggio di proprietà del beneficiario.
Quanto è possibile ottenere
Per quanto riguarda le somme finanziabili, queste variano a seconda della finalità del mutuo. Per i mutui Inpdap 2017 richiesti per far fronte alle finalità indicate nella prima categoria dell’elenco sopra, l’importo massimo finanziabile è fissato a 300 mila euro.
Se invece si desidera finanziare lavori di ristrutturazione, manutenzione o altri interventi tra quelli indicati nel secondo punto del nostro elenco la somma finanziabile non può eccedere il 40% del valore attribuito all’immobile in sede di perizia estimativa.
Non è comunque possibile superare i 150 mila euro. Si scende invece a 75 mila euro per i mutui richiesti per l’acquisto di un box o posto auto da adibire a pertinenza dell’abitazione del richiedente.
In ogni caso è possibile ottenere il finanziamento solo a condizione che l’abitazione a cui si fa riferimento sia l’unica di proprietà del richiedente e che non possa essere considerata casa di lusso, ai sensi del DM n. 1072 del 2 agosto 1969. È necessario inoltre che l’unità abitativa in questione sia adibita a residenza dell’iscritto.