La scelta della tipologia di tasso è fondamentale quando si accende un mutuo e si sceglie l’istituto di credito di riferimento per l’operazione. Chiedersi se è meglio mutuo a tasso fisso o variabile è il primo passo per non sbagliare in questi casi e per scegliere il piano più sostenibile.
Meglio fare un mutuo a tasso fisso o variabile?
Il panorama del mercato immobiliare oggi è particolarmente favorevole per chi progetta di comprare casa. Chi si chiede se sia meglio mutuo a tasso fisso o variabile deve prima di tutto sapere che i tassi fissi si aggirano attorno ai minimi storici, con valori che oscillano tra il 2,96 e il 3,40%.
Oggi conviene mutuo a tasso fisso o variabile?
La domanda meglio mutuo a tasso fisso o variabile? non può avere una risposta definitiva, per il semplice fatto che il piano migliore è legato alle esigenze del singolo richiedente e deve considerare anche la composizione del nucleo familiare.
Il tasso fisso è in generale l’alternativa migliore in caso di entrate mensili costanti - la situazione tipica di un lavoratore a tempo indeterminato - e della possibilità di pianificare in maniera dettagliata il piano di rimborso.
Se il valore del tasso non supera il 3%, l’opzione del fisso costituisce un’alternativa da non perdere.
Meglio mutuo a tasso fisso o variabile 2016: cosa dice la Bce
Chiedersi se è meglio mutuo a tasso fisso o variabile significa considerare anche le previsioni della Bce, dalla quale arrivano notizie positive per quanto riguarda i tassi d’interesse, che si manterranno bassi anche nei prossimi anni.
Cosa significa questo? Che può essere conveniente optare per un piano a tasso variabile, così da riuscire a risparmiare nei primi anni. In caso di mutamento delle condizioni di mercato è sufficiente richiedere una rinegoziazione, che può essere ottenuta con maggior facilità se si risulta dei clienti virtuosi.
Meglio mutuo a tasso fisso o variabile: ecco cosa considerare per scegliere
Chiedersi meglio mutuo a tasso fisso o variabile? significa farsi una domanda che, come già ricordato, non ha una risposta univoca e definitiva. Risulta però opportuno prendere in considerazione alcuni aspetti, che vanno dall’entità e dalla periodicità delle entrate finanziarie fino allo spread, il carico che ciascun istituto di credito applica al tasso variabile.
Osservare le variazioni dell’Euribor è fondamentale, così come informarsi sulle eventuali promozioni che gli istituti di credito applicano tenendo conto di questo valore, che viene proposto con percentuali particolarmente vantaggiose in determinati periodi dell’anno.
Risulta importante ricordare che oltre alla rinegoziazione esiste l’alternativa della surroga, che consente di trasferire il mutuo da un istituto di credito a un altro senza alcuna spesa e usufruendo di un piano di ammortamento a condizioni più vantaggiose per quanto riguarda sia il tasso, sia la durata del piano di ammortamento.