Rifinanziato il fondo mutui prima casa con 100 milioni

Fondo mutuo prima casa rifinanziato per il 2024

È stato approvato il rifinanziamento del fondo mutui prima casa. Il provvedimento che stabilisce lo stanziamento di nuovi fondi è contenuto nell'ultima bozza del cosiddetto “decreto crescita” e prevede un finanziamento di 100 milioni di euro. Cifra ben al di sotto di quanto atteso, dato che per il rifinanziamento del 2024 del plafond erano attesi circa 200 milioni di euro, come accadeva negli anni passati.

Una delusione aumentata da un post recentemente pubblicato dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Sulla propria pagina Facebook, il ministro scrive che il Governo si è impegnato per incrementare di 100 milioni il Fondo mutui prima casa. Il post era stato evidentemente male interpretato, dato che i più ottimisti si attendevano un finanziamento per 300 milioni di euro.

Come funziona la garanzia del Fondo per i mutui prima casa

In attesa dell’approvazione ufficiale del finanziamento, ricordiamo che il Fondo mutui prima casa è un plafond istituto presso il Ministero dell’economia e delle finanze. Consente a chi è alla ricerca di un mutuo prima casa di ottenere una garanzia statale per un importo massimo pari al 50% del valore finanziato.

 

La garanzia statale è rivolta a tutti i mutuatari, ma sono previste delle categorie agevolate, alle quali viene data la precedenza sugli altri. Nello specifico hanno la priorità:

  • le giovani coppie (di cui almeno uno dei due componenti ha meno di 35 anni di età);
  • i nuclei monogenitoriali con figli minorenni;
  • i giovani con meno di 35 anni con lavoro atipico;
  • i conduttori di alloggi che sono di proprietà di Istituti per le case popolari.

La garanzia statale evita che la banca erogatrice del mutuo possa richiedere ulteriori garanzie, oltre all’ipoteca sulla casa, per la concessione del mutuo. Chi desidera accedervi deve necessariamente sottoscrivere un finanziamento in una delle banche aderenti all’iniziativa.

Il finanziamento in questione però non può eccedere quota 250 mila euro. Altra condizione necessaria per ottenere l’agevolazione è che l’immobile oggetto del mutuo risulti abitazione principale. Non deve inoltre rientrare in una delle categorie catastali previste per le abitazioni di lusso: A1, A8 e A9.

 

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