Quando si apre un’azienda è fondamentale prendere in esame le soluzioni per accedere al credito. I finanziamenti per apertura attività sono diversi e si rivolgono a diverse tipologie di clienti.
Finanziamenti per aprire attività: il prestito Nuove Imprese Start Up
Quando si discute di finanziamenti per aprire attività è necessario considerare prodotti di accesso al credito come Nuove Imprese Start Up di Unicredit. Questo prestito permette di accedere a una cifra massima pari a 100.000€, da rimborsare in massimo 7 anni.
Il prestito in questione può essere richiesto tenendo conto di specifici requisiti. Uno di questi è l’iscrizione da almeno 21 mesi alla C.C.I.A.A. L’azienda interessata ad accedere al prestito deve inoltre presentare una garanzia Confidi su almeno il 60% della cifra richiesta e dimostrare di essere in grado di coprire con mezzi propri il 30% degli investimenti iniziali.
Invitalia: cosa sapere sul prestito Autoimpiego
Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa, permette di accedere a finanziamenti per apertura attività.
Per vederci più chiaro in merito è utile chiamare in causa il prodotto Autoimpiego, dedicato agli under 35 disoccupati o inoccupati da almeno 6 mesi. Attualmente, previa iscrizione al sito dell’Agenzia per l’invio della domanda, è possibile accedere solo all’alternativa dedicata a chi vuole aprire Partita IVA come lavoratore autonomo.
Finanziamenti per aprire partita IVA: ecco la proposta di Invitalia
Entriamo nel vivo dei finanziamenti per apertura attività parlando della soluzione di Invitalia per chi vuole aprire una Partita IVA. Il prestito in questione è riservato ai soggetti under 35, disoccupati o inoccupati da almeno sei mesi, residenti in Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna, Puglia e Sicilia.
Gli investimenti iniziali che possono essere coperti con questo prestito, che consente di aprire attività in tutti i settori, non devono essere superiori ai 25.823€.
Non è possibile accedere al prestito se si ha in corso un rapporto di lavoro come dipendente, se si è titolari di Partita IVA e se si ha un’impresa familiare.
I prestiti sono erogati in parte a fondo perduto e in parte come finanziamenti a tasso agevolato, con un interesse inferiore di circa il 30% rispetto a quello in vigore al momento dell’accesso alle agevolazioni.
Prestito d’onore: come è regolamentato
Il prestito Autoimpiego di Invitalia, un’ottima soluzione nell’ambito dei finanziamenti per apertura attività, si basa sullo schema del prestito d’onore, regolamentato dalla legge 185/2000. L’accesso al credito tramite questo prodotto permette di aprire Partita IVA e di coprire gli investimenti iniziali con un piano di ammortamento che non può essere inferiore ai 5 anni.
In questo lasso di tempo il neo imprenditore non può vendere l’attività e neppur farsi assumere come lavoratore dipendente in maniera continuativa.
Con il prestito d’onore, che deve prevedere il coinvolgimento diretto del beneficiario dei fondi nell’avvio della realtà aziendale, è possibile acquistare macchinari e attrezzature, ma anche pagare le utenze e i beni immateriali.