Mutui e prestiti Inpdap a tassi di interesse agevolati per dipendenti pubblici
I finanziamenti Inpdap dipendenti pubblici sono prodotti a condizioni agevolate erogati dalla Gestione Dipendenti pubblici dell’Inps. Ufficio che dal 2012 ha assorbito le funzioni dell’Inpdap, soppresso dal Governo Monti con il decreto Salva Italia.
Stiamo parlando di prestiti e mutui a tassi di interesse agevolati che sono dedicati esclusivamente in favore di dipendenti e pensionati pubblici. la concessione avviene ad opera dell’ente previdenziale tramite un apposito fondo credito e non coinvolge istituti di credito o società finanziarie.
Ai fini dell’accesso al credito è necessario che il richiedente sia iscritto al suddetto fondo credito che prende il nome di Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
L’offerta dei finanziamenti Inpdap dipendenti pubblici si suddivide in due categorie: prestiti e mutui. I prestiti a loro volta si compongono di due prodotti, ossia piccoli prestiti e prestiti pluriennali. Ogni prodotto a finalità e caratteristiche differenti.
I mutui sono finanziamenti ipotecari dedicati a chi deve acquistare la casa di residenza o affrontare spese connesse alla casa di proprietà (ristrutturazione, manutenzione, ecc.). Il rimborso arriva al massimo a 30 anni.
I prestiti pluriennali Inpdap invece sono prodotti su cessione del quinto e sono erogati a quanti si trovano a dover affrontare spese importanti. Sono concessi solo per una delle motivazioni ammesse dal Regolamento Prestiti dell’Inps e possono durare 5 o 10 anni.
I piccoli prestiti Inpdap sono pensati per chi ha bisogno di liquidità con la quale far fronte a spese di vario tipo. Possono durare dai 12 ai 48 mesi e la somma finanziabile è piuttosto bassa.
Novità prestiti Inps Inpdap 2024
Nel corso degli anni l’Inps ha modificato le condizioni dei finanziamenti Inpdap dipendenti pubblici al fine di rendere la propria offerta adeguata e in linea con le proposte di mercato.
Per quanto attiene alle modifiche apportate alla normativa relativa alla concessione dei prestiti Inpdap. La più recente è rappresentata dalle novità introdotte con il nuovo regolamento entrato in vigore a ottobre 2011.
L’Istituto Nazione Previdenza Dipendenti Amministrazione Pubblica ha reso più semplici le procedure per fruire dei finanziamenti. In merito ai piccoli prestiti, sono stati reintrodotti i prestiti quadriennali, prodotti che in passato erano stati soppressi.
Allo stesso tempo è stata abolita la soglia che fissava a 8.000 euro l’importo massimo erogabile per i prestiti triennali. Sono inoltre state apportate diverse modifiche ai limiti di spesa fissati per i prestiti pluriennali.
Un’altra significativa novità riguarda l’opportunità, da parte del dipendente o pensionato pubblico, di richiedere un prestito pluriennale per l’acquisto di una casa destinata a un figlio. Opzione che però è disponibile solo a condizione che il figlio desideri creare un proprio nucleo familiare autonomo rispetto a quello dei genitori.
Mutui Inpdap a tassi agevolati
Passiamo quindi alle modifiche apportate al Regolamento Mutui Inpdap. Questi finanziamenti sono stati oggetto di diversi aggiornamenti, l’ultimo dei quali risale alla determinazione presidenziale del 24 luglio 2015. Determinazione con la quale l’Inps ha approvato il nuovo Regolamento attualmente in vigore.
Vi sono rilevanti novità per quanto riguarda tutti coloro che hanno difficoltà dal punto di vista della liquidità oppure hanno bisogno di un sostegno per l’acquisto della prima casa. A differenza di quanto accadeva in passato infatti è possibile ottenere i mutui Inpdap non solo per l’acquisto della casa di residenza ma anche per interventi correlati, come ad esempio sostenere interventi di ristrutturazione, manutenzione o ampliamento della casa.
Tra le finalità introdotte con il nuovo Regolamento troviamo anche l’acquisto o la costruzione di un box o un posto auto. La somma massima finanziabile varia a seconda della ragione per cui si richiede il mutuo.
Per quanto attiene alla concessione dei mutui ipotecari edilizi, se non si potessero soddisfare tutte le richieste sarà stilata una graduatoria composto dai richiedenti a livello provinciale.
A maggio 2017 l’Inps ha modificato anche le condizioni per la definizione del tasso di interesse. Per i mutui a tasso fisso abbiamo un Tan definito con il metodo del loan to value (LTV) mentre chi sceglie un tasso variabile ha un Tan pari al valore dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.
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