Sospendere il mutuo: in Italia si può
In Italia la disoccupazione ha superato i livelli di guardia. Parte dei disoccupati attuali ha perso il lavoro di recente. Dietro i freddi numeri, dunque, ci sono vere e proprie tragedie, il dolore di famiglie che di colpo di sono ritrovate senza reddito. La situazione è ancora più grave per coloro che, avendo sottoscritto un mutuo, specie se ipotecario, hanno perso lo stipendio. Per questi, il pericolo indigenza più che un rischio è una effettiva certezza.
Si sentono spesso storie di cittadini vessati dai creditori, a prescindere dalle difficoltà personali, eppure vi sono delle opportunità per chi si trova in situazioni oggettivamente complesse. Un periodo buio illuminato da qualche sprazzo di luce, come quello rappresentato dalle iniziative Abi e Consop, che rispondono alla domanda: “come sospendere le rate del muto?”
Ottenere una sospensione, grazie a questi due enti, è possibile. Sui relativi siti viene spiegato in dettaglio come sospendere le rate del mutuo. I programmi a sostegno dei debitori indigenti, comunque, sono due: Percorso Famiglia, per l’Abi, e Fondo di Solidarietà per la Sospensione dei Mutui Prima Casa per la Consap.
Sospensione rate mutuo: le alternative
Il Percorso Famiglia consente di sospendere il pagamento delle rate per un anno intero. Una opportunità da cogliere, visto che il ritardo massimo che gli istituti sono di norma propensi ad accettare non supera i tre mesi. Ad ogni modo, è possibile ottenere questa concessione solo se si rispettano certi requisiti: perdita del lavoro o cessazione del contratto a termine, entrata in cassa integrazione, morte del titolare del prestito o l’occorrenza di un infortunio così grave da impedire la ripresa dell’attività lavorativa.
Il finanziamento soggetto a sospensione deve avere un importo massimo di 150.000 euro. L’iniziativa è preclusa a chi ha accumulato precedentemente un ritardo nel pagamento delle rate di più di tre mesi, e interessa indifferentemente quanti hanno sottoscritto un mutuo per l’acquisto di un’abitazione, per la costruzione o per la ristrutturazione dell’immobile stesso.
L’alternativa è rappresentata dal Fondo di Solidarietà della Consop. La sospensione in questo caso può coprire anche un anno e mezzo. L’iniziativa riguarda coloro che negli ultimi tre anni hanno subito la perdita del lavoro, a esclusione dei licenziamenti per giusta casa e delle dimissioni senza giusta causa, o hanno subito un incidente così grave da causare uno stato di invalidità non inferiore all’80%.
Il mutuo “sospeso”, in questo caso, non deve avere un importo superiore ai 250.000 euro. Il fatto di aver già goduto di una sospensione non pregiudica l’accesso al Fondo, a patto che, in totale, il periodo di sospensione non raggiunge i 18 mesi.