Come si calcola la liquidazione del Tfr: quali sono le caratteristiche di questa prestazione?
Quando ci riferimento al Tfr, stiamo parlando del Trattamento di fine rapporto, noto anche come liquidazione, ovvero di una somma fornita al lavoratore in modo differito, ossia alla conclusione del rapporto di lavoro. L’accantonamento annuale del TFR è curato dal datore di lavoro in quanto normale costo di competenze dell’esercizio.
Negli anni passati il Trattamento di fine rapporto era definito indennità di anzianità perché la sua finalità era quella di buonuscita. Dal punto di vista pratico la busta paga TFR è costituita da un cedolino riepilogativo delle principali voci della liquidazione del dipendente.
Come si calcola la liquidazione del Tfr: i fattori incidenti
Al momento della conclusione del rapporto di lavoro dipendente, il lavoratore consegue il Trattamento di fine rapporto e il suo computo sarà eseguito sulla scorta delle mensilità lavorative o frazioni di mese. All’interno del calcolo del TFR figurano aspetti retributivi che hanno natura tipica, normale e ripetitiva e non occasionale.
Vengono quindi valutati: gli aumenti periodici di anzianità, le provvigioni, il minimo contrattuale, la maggiorazione turni, i superminimi, i premi presenza, il cottimo, l'indennità maneggio denaro, i valori mensa, importi forfetari, indennità per disagiata sede, prestazioni retributivi in natura e premi e partecipazioni.
In merito all’adeguamento all’inflazione, per l’esecuzione del calcolo dobbiamo tenere presente, al 31 dicembre di ogni anno, la somma complessiva accantonata al 31 dicembre dell’anno precedente, considerando il tasso fisso dell'1,50% e il tasso a misura variabile pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie accertato dall'ISTAT.
L’entità della rivalutazione annuale rappresenta la base imponibile separata, soggetta a imposta sostitutiva dell’11%. Un’altra detrazione che va applicata all’importo annuale accantonato è il contributo previdenziale a favore del Fondo di Garanzia nazionale per il trattamento di fine rapporto.
Per il calcolo del Trattamento di fine rapporto è utilizzato, solitamente, un modello in Excel che somma per gli anni di servizio una quota corrispondente alla retribuzione dovuta. Il totale va diviso per 13,5. Per quanto attiene ai contratti di solidarietà, la legge numero 863/84 predispone che per la determinazione delle quote TFR dobbiamo considerare l'equivalente della retribuzione alla quale il lavoratore avrebbe avuto diritto nell’eventualità di svolgimento dell’attività lavorativa; le quote TFR inerenti alla retribuzione persa inseguito alla riduzione dell'orario di lavoro sono a carico della Cassa integrazione guadagni. Le imprese possono recuperare questa quota in conclusione del contratto di solidarietà, senza per questo attendere la conclusione del rapporto di lavoro.