Come si calcola la liquidazione di un dipendente?

Come si calcola la liquidazione di un dipendente?

Il trattamento di fine rapporto, più noto semplicemente come TFR, è costituito da una indennità di tipo assicurativo. È una forma di risparmio forzoso indicizzato, una somma che è fornita al momento della conclusione del rapporto di lavoro.

Le cifre che compongono il trattamento di fine rapporto sono corrisposte dal datore di lavoro, un onere che figura come costo di competenza dell’esercizio. Negli anni passati il TFR era anche conosciuto con la dizione di “indennità di anzianità”. È infatti una misura progettata per funzionare come buonuscita per i lavoratori che hanno lavorato in una impresa.

 

Dal punto di vista concreto, il TFR è semplicemente un cedolino riepilogativo delle principali voci della liquidazione del dipendente. Al suo interno figurano le rivalutazioni ISTAT, potenziali anticipazioni, ritenute fiscali, acconti e importo netto finale che riguarda il lavoratore.

I fattori che determinano il Trattamento di fine rapporto

Ma veniamo nel merito della questione: come si calcola la liquidazione di un dipendente. Al momento della conclusione del rapporto di lavoro, il contribuente ottiene il trattamento di fine rapporto. Per il calcolo si deve considerare i mesi lavorativi o le frazioni di mese. Incidono nel computo i seguenti fattori:

  • gli aumenti periodici di anzianità;
  • le provvigioni;
  • il minimo contrattuale;
  • la maggiorazione turni;
  • i superminimi;
  • i premi presenza;
  • il cottimo;
  • l’indennità di maneggio del denaro;
  • i valori mensa;
  • gli importi forfetari;
  • l’indennità per disagiata sede;
  • i premi e le partecipazioni.

Dobbiamo inoltre considerare, ai fini del calcolo, la retribuzione è la somme delle cifre fornite dal dipendente. Non sono conteggiate le somme derivati da lavoro occasione e neppure i rimborsi spese.

 

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