Guida al prestito per disoccupati 2017
Ci sono prestiti per disoccupati? Una domanda che interessa molti in un periodo caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione, che a maggio 2017 si attesta all’11,3%. Appare chiaro quindi l’importanza che assumono i prestiti per disoccupati. Prodotti che rappresentano l’unica soluzione di accesso al credito per una buona fetta di cittadini.
Nella categoria dei disoccupati rientrano diverse categorie di utenti. Si va dalle casalinghe agli studenti, passando per i lavoratori precari e atipici. A causa della crisi economica però sono sempre meno gli istituti di credito che erogano prestiti ai disoccupati.
Questo a meno che il richiedente non sia in possesso di garanzie alternative alla busta paga. Ipotesi che consente l’accesso al credito ricorrendo a dei prestiti personali, noti solitamente come prestiti senza busta paga.
Si tratta di prodotti che consentono di ottenere denaro con il quale far fronte a spese improvvise o quotidiane. Solitamente i prestiti senza busta paga interessano somme relativamente basse, non superiori ai 10 mila euro. Tuttavia ci sono prestiti per disoccupati che non rientrano nella categoria dei finanziamenti senza busta paga.
Quanti non hanno un lavoro possono infatti trovare soluzioni di finanziamento pensate per l’avvio di attività imprenditoriali o di autoimpiego. Lo scopo di tali prodotti è di ridurre il tasso di disoccupazione, ragione per cui spesso si tratta di prestiti a tasso agevolato e in alcuni casi anche a fondo perduto.
Rientrano nella categoria dei finanziamenti per disoccupati anche i prestiti per studenti. Linee di credito che hanno lo scopo di agevolare quanti desiderano affrontare un percorso di studi ma non hanno le risorse necessarie. Ma vediamo nel dettaglio come funzionano le varie soluzioni di prestiti per disoccupati e come ottenerli.
Prestiti senza garante per chi non ha lavoro
Analizzando la questione se ci sono prestiti per disoccupati è necessario parlare innanzitutto dei prestiti senza busta paga. Finanziamenti che consentono l’accesso al credito anche a chi non ha un reddito, tramite la presentazione di garanzie alternative.
Quando si parla di garanzie alternative alla busta paga è necessario precisare che i disoccupati non possono fare su sulla firma di un garante. Questo a meno che non siano titolari di una qualche rendita mensile.
Per tutti coloro che non percepiscono alcun reddito l’accesso al credito è possibile solo a condizione di essere in possesso di un’immobile, oppure di una rendita derivante da un investimento. In questo secondo caso sono diverse le soluzioni prese in considerazione dagli istituti di credito.
Quanti sono proprietari di un immobile affittato a terzi per esempio possono utilizzare come garanzia il canone di affitto percepito. Lo stesso vale per chi percepisce una rendita derivante da un investimento finanziario. In entrambi i casi però è necessario ai fini dell’accesso al credito che il beneficiario continui a percepire la rendita presentata a garanzia del prestito per tutta la durata del piano di ammortamento.
Per quanto riguarda invece i prestiti con garanzia ipotecaria, difficilmente banche e finanziarie concedono un finanziamento di questo tipo a fronte di una richiesta di importo ridotto. Questo perché se il valore dell’immobile presentato come garanzia è di molto superiore al valore del prestito richiesto non sarà possibile accendere un’ipoteca sull’intera unità immobiliare.
Come funziona il prestito vitalizio ipotecario
Quando si affronta la questione se ci sono prestiti per disoccupati è necessario fare riferimento anche ad un particolare prodotto con garanzia ipotecaria. Stiamo parlando del prestito vitalizio ipotecario. Si tratta di un prodotto molto particolare poiché non prevede il rimborso delle rate da parte del beneficiario.
A differenza di quanto accade con i tradizionali prestiti ipotecari, il prestito vitalizio ipotecario è accessibile solo a quanti hanno più di 65 anni. Ai fini dell’accesso al credito l’unico requisito è rappresentato dal possesso di un immobile di tipo residenziale.
Casa che rappresenta l’unica garanzia del prestito. Con la sottoscrizione del prestito vitalizio ipotecario si stabilisce che la casa rimanga nelle disponibilità del beneficiario fino al momento della sua morte. A quel punto sono solo due le strade percorribili.
Se gli eredi del beneficiario scelgono di riscattare la casa devono rimborsare il capitale erogato dalla banca, maggiorato degli interessi. In caso contrario la banca si occuperà di vendere la casa, al fine di rientrare del denaro concesso.
Per quanto attiene la somma erogabile, questa viene definita in base al valore dell’immobile. Solitamente è prevista la concessione di una somma che va dal 15% al 50% del valore dell’immobile.
Finanziamenti per disoccupati giovani
Ci sono prestiti per disoccupati anche per i giovani? La risposta è sì. I giovani che non hanno lavoro possono contare su diverse soluzioni di prestito. Si va dai prestiti d’onore per studenti ai finanziamenti per l’avvio di attività.
Iniziamo parlando dei prestiti per lo studio. Solitamente si tratta di prestiti d’onore, ossia una particolare forma di accesso al credito che prevede l’inizio del piano di rimborso solo dopo un certo lasso di tempo. Periodo che solitamente coincide con la durata del piano di ammortamento.
I tassi applicati sono solitamente fissi, ma non sempre vantaggiosi. In ogni caso, i prestiti d’onore per studenti sono prodotti molto diffusi. Tutti i principali istituti italiani infatti propongono linee di credito di questo genere, pensate per agevolare i giovani nell’accesso agli studi.
Tra i vari prestiti d’onore per studenti attualmente in vigore ricordiamo le offerte di Intesa San Paolo e Unicredit. Intesa San Paolo propone PerTe Prestito con Lode. Un prodotto che si rivolge a tutti gli studenti iscritti ad un università che desiderano finanziarie un percorso di studi universitario o post universitario.
La somma concessa rimane nelle disponibilità del lo studente per un periodo che può durare al massimo 5 anni. Dopodiché il denaro deve essere rimborsato ricorrendo ad un piano di ammortamento che può estendersi per un massimo di 30 anni.
Il prestito d’onore Unicredit
Per quanto attiene l’offerta di Unicredit, troviamo il prestito Ad Honorem. Prestito d’onore dedicato a quanti desiderano finanziare il proprio corso di studi. Mette a disposizione somme fino a un massimo di 27.700 euro. Denaro che rimane disponibile fino alla fine del percorso di studi scelto.
Una volta terminato il percorso formativo, lo studente deve iniziare a rimborsare il capitale ottenuto, che viene trasformato in un prestito personale. Il piano di ammortamento può andare da un minimo di 12 a un massimo di 180 mesi.
È necessario precisare però che il beneficiario può anche richiedere l’attivazione di un periodo di grazia. Periodo durante il quale lo studente potrà trovare un posto lavoro, che gli consentirà di iniziare a ripagare le rate di ammortamento.
Il periodo di grazia può estendersi per un massimo di 2 anni e non prevede il rimborso di rate. A tal proposito è necessario precisare che procrastinare il rimborso non comporterà l’applicazione di maggiori interessi da parte della banca.
Prestiti a fondo perduto per disoccupati
Analizzando la questione ci sono prestiti per disoccupati trattiamo infine i prestiti per aspiranti imprenditori. In questo caso si tratta di prodotti che mirano a favorire la nascita di imprese e possono essere erogati da realtà private e pubbliche.
Riassumendo possiamo dire che ci sono prestiti per disoccupati concessi dalle banche e altri concessi dallo Stato o dall’Ue. Per i prodotti concessi dalle realtà private è necessario fare riferimento agli specifici band di concorso. Per quanto attiene invece ai fondi pubblici, l’ente di riferimento è Invitalia.
L’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa si occupa infatti di erogare ed amministrare diversi fondi per il sostenimento delle imprese. Ci sono prestiti per disoccupati concessi direttamente da Invitalia. Tra questi ricordiamo SELFIEmployment.
Si tratta di un progetto di investimenti che ha come protagonisti i ragazzi con meno di 30 anni. Ai fini dell’accesso al credito è fondamentale essere iscritti al programma Garanzia Giovani e risultare NEET.
I beneficiari ottengono prestiti a tasso zero con importi da un minimo di 5 mila a un massimo di 50 mila euro. Ai fini della concessione del denaro non è necessario presentare alcuna garanzia.
Per quanto riguarda il rimborso, i prestiti SELFIEmployment possono durare al massimo per 7 anni e prevedono un rimborso con rate a cadenza mensile. Il primo pagamento è previsto dopo sei mesi dalla data di concessione del prestito. La domanda di finanziamento deve essere trasmessa ad Invitalia per via telematizzata.
Ricordiamo infine che SELFIEmployment non è l’unico finanziamento Invitalia accessibile a quanti non hanno un lavoro. Ci sono prestiti per disoccupati anche nel novero dei finanziamenti per le Pmi. Ricordiamo ad esempio Nuove imprese a tasso zero. Misura che consente di ottenere finanziamenti senza interessi con cui sostenere fino al 75% delle spese di avvio attività.
In questo caso a poter beneficiare della misura sono le imprese composte prevalentemente da giovani under 35 anni o donne.