Come Chiedere un Prestito per Sposarsi e Ottenere Credito

Oggi chiedere un prestito per sposarsi è ormai pratica diffusa. Ma quali sono le proposte da valutare, cosa scegliere, quali i requisiti e come ottenere il finanziamento? Ecco da dove partire e come ricevere il credito desiderato.

Prestiti per matrimonio 2017: quale scegliere

Chiedere un prestito per sposarsi è un’azione da compiere con molta attenzione perché sono tante le informazioni da conoscere per fare la scelta giusta. Risparmiare senza correre rischi non è così semplice. Vediamo da dove partire.

I finanziamenti per matrimonio, com’è chiaro, sono concepiti per la gestione di tutti i costi che si vanno a determinare in una situazione così delicata e importante.

Questo genere di linee di credito permette di acquistare vari beni e servizi, dagli abiti al viaggio di nozze passando per servizi fotografici, la cerimonia e il ristorante.

Chi sceglie di stipulare un finanziamento per il matrimonio ha a disposizione due categorie di prodotti: i prestiti finalizzati e i noti prestiti personali. Quali sono le differenze tra questi?

Cosa sono prestiti finalizzati

Chiedere un prestito per sposarsi: cominciamo con il prestito finalizzato. Si tratta di una linea di credito concepita per comperare un particolare bene o servizio.

È un prestito presentato generalmente dal rivenditore che gode del sostegno di un istituto bancario o una finanziaria. È quindi il rivenditore che riceve la somma oggetto del finanziamento.

Spetta poi al beneficiario della linea di credito rispettare i termini di rimborso disposti dal contratto.

Il maggiore limite di questo prodotto è proprio la sua natura di proposta finalizzata. Di frequente infatti il matrimonio prevede l’acquisto di vari prodotti raramente reperibili in un solo rivenditore.

Perché scegliere il prestito personale

Una alternativa da valutare è il prestito personale destinato al matrimonio. Abbiamo a che fare con un finanziamento completamente differente, consente infatti di gestire costi di diversa natura con un'unica linea di credito.

Va però tenuto presente che come contro abbiamo tassi spesso superiori se confrontati con quelli offerti dalle proposte finalizzate.

Quali garanzie per prestiti per matrimonio 2017

Chiedere un prestito per sposarsi: quali sono le garanzie necessarie per ricevere credito? Ogni scenario prevede una valutazione a sé ma in linea di massima i finanziamenti per il matrimonio non implicano le cosiddette garanzie reali.

Detto in altre parole, il richiedente non è chiamato a fornire beni in pegno oppure a porre un’ipoteca su un immobile.

Chiaramente sono indispensabili alcune forme di garanzia. Anzitutto di natura reddituale: pensiamo a stipendio o pensione adeguati, in termini di capacità di rimborso, al prestito richiesto.

In certi casi, ossia se non vi sono solide garanzie e/o la somma è molto importante, la banca può pretendere un garante. Questa è una persona che interviene nell’ipotesi in cui il titolare del prestito non rispetti gli impegni pertinenti il rimborso.

Il garante è quindi un soggetto, dato il suo ruolo, in grado di fornire uno specchiato curriculum dal punto di vista creditizio. Non può perciò essere un cattivo pagatore e deve disporre di garanzie di rimborso appropriate in relazione al finanziamento.

 

La richiesta di un garante è comunicata al cliente da parte della banca a discrezione di quest’ultima. È fondamentale l’analisi condotta sul richiedente.

Il contratto del prestito

Chiedere un prestito per sposarsi: quali sono i riferimenti contrattuali da prendere in considerazione per fare una scelta consapevole? È inderogabile l’esame del tasso di interesse previsto, i vari costi (tra cui quelli di mora), la somma oggetto del finanziamento, la scadenza delle rate e il relativo numero nonché il tasso annuo effettivo globale.

Sono inoltre da stimare eventuali costi non rilevati dal Taeg, oneri a carattere assicurativo, elementi pertinenti le garanzie e contesti che possono produrre una modifica del tasso.

Valutazione del richiedente finanziamento per matrimonio

Veniamo a un altro elemento cardine della questione chiedere un prestito per sposarsi: i fattori vagliati dalla banca per disporre il finanziamento.

Del richiedente viene preso in esame il tasso di rischio insolvenza.  Gli istituti bancari guardano i precedenti di rimborso, con relativi elementi a favore e contro del cliente.

Si tratta del cosiddetto credit score. Al crescere del rischio insolvenza, aumenteranno le garanzie pretese e in linea generale i tassi di interesse.

L’altro punto cruciale interessa il profilo reddituale. Le condizioni reddituali del richiedente devono essere appropriate alle caratteristiche della linea di credito.

Tasso di interesse: i parametri contrattuali

Spesso il cliente tende a soffermarsi sul versante delle condizioni che determinano la convenienza economica del finanziamento.

Non può essere esaminata solo l’entità della rata del piano di rimborso. Sul cliente gravano tanti elementi che diventano variabili da non sottovalutare.

Va acclarata qual è la somma accordata, il tasso, i costi accessori, quelli assicurativi e le altre spese. Due sono però gli elementi contrattuali che risultano determinanti:

  • da una parte c’è il TAN, acronimo di Tasso nominale annuo. Non è altro che il tasso fornito in percentuale e considerato su base annua. È un valore che interessa l’importo oggetto della linea di credito. Il TAN è usato per computare lo quota interesse che va ad aggiungersi alla quota capitale per la definizione della rata.
  • Dall’altra abbiamo il Taeg, ovvero il Tasso annuo effettivo globale. Anche questo viene fornito in forma percentuale ed ha base annua. Cosa rappresenta? È un indice utile per comprendere qual è il costo globale della linea di credito. A dispetto del TAN, il TAEG include i costi accessori.

In certi casi dal TAEG possono risultare assenti alcuni elementi di spesa: la banca potrebbe per esempio escludere dal TAEG le spese per la copertura assicurativa se quest’ultima è facoltativa. Una ragione in più per prestare la massima attenzione al calcolo del costo del prestito.

Mancato pagamento delle rate e cattivi pagatori

Chiedere un prestito per sposarsi: cosa accade se l’utente non provvede al pagamento di una rata? Ci sono seri rischi per il beneficiario del finanziamento che non rispetta le scadenze che scandiscono i tempi di rimborso.

Anzitutto agli interessi previsti va ad aggiungersi la mora. Non solo. Il richiedente potrebbe entrare a far parte della categoria dei cattivi pagatori.

Potrebbe quindi essere segnalato presso le centrali rischi che archiviano i dati pertinenti i debitori. Ciò determina un aggravamento dell’attendibilità creditizia dell’utente.

Nell’ambito dei diritti del cliente troviamo tuttavia la possibilità di procedere con l’estinzione anticipata. Spetta al beneficiario del prestito corrispondere il capitale residuo cui va ad aggiungersi una penale.

La penale, per le attuali disposizioni normative, non può eccedere l’1% della somma del prestito.

 

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