Come avere la cessione del quinto della pensione di invalidità

Finanziamenti per invalidi 2017

È possibile ottenere la cessione del quinto della pensione di invalidità? Una domanda che senza dubbio si pongono quanti percepiscono un trattamento previdenziale di invalidità e hanno bisogno di un finanziamento con il quale far fronte ad una spesa improvvisa. La risposta a questo interrogativo è sì, si può ottenere un prestito su cessione del quinto anche se titolari di una pensione di invalidità.

In linea di massima infatti banche e società finanziarie non considerano la condizione d'invalidità come un fattore discriminante ai fini della concessione di un prestito su cessione del quinto della pensione. Questo a meno che il richiedente non sia affetto da una patologia particolarmente grave.

In sintesi la concessione di un prestito su cessione del quinto della pensione di invalidità dipende sia dalla patologia che interessa il richiedente che dalle sue effettive possibilità di rimborso, ossia dall’entità della pensione percepita.

Quanti si trovano quindi nella situazione di dover richiedere un prestito impegnando una parte della propria pensione di invalidità, la prima cosa da fare è selezionare l’istituto di credito. Ricordiamo che sono moltissime le banche e finanziarie che operano nel mercato italiano a concedere prestiti su cessione del quinto della pensione.

Il nostro consiglio è quello di controllare quali sono le banche convenzionate con l’Inps. Questi istituti infatti offrono tassi di interesse più vantaggiosi in virtù delle condizioni fissate dalla convenzione stipulata con l’ente previdenziale. L’elenco completo delle banche convenzionate è disponibile sul sito ufficiale dell’Inps.

Chi può ottenere il prestito

Prima di vedere quali sono i requisiti da rispettare per ottenere un finanziamento su cessione del quinto della pensione di invalidità è necessario ricordare che essendo molti gli istituti che offrono questi prodotti, le condizioni da rispettare possono variare molto.

Non solo. Come abbiamo detto in precedenza, i requisiti possono variare anche a seconda del tipo di patologia che interessa il richiedente. Fatte queste doverose premesse, passiamo a quelli che sono i requisiti generali per ottenere un prestito su cessione del quinto quando si è titolari di una pensione di invalidità.

Come nella maggior parte dei finanziamenti, quanti sono titolari di una pensione di invalidità come garanzia devono considerare il fatto che agli istituti di credito interessano solo due cose: che il richiedente rispetti il limite fissato per l’età anagrafica e che abbia un buon profilo creditizio.

In altre parole, il richiedente deve avere un’età al di sotto del limite fissato e non deve essere segnalato nei database SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie) come cattivo pagatore. Questo vale a dire che in caso di precedenti prestiti, il richiedente deve aver sempre rimborsato le rate di ammortamento nel rispetto dei termini previsti.

Quanti non hanno problemi da questo punto di vista e soddisfano il suddetto requisito anagrafico devono solo preoccuparsi che la pensione percepita sia sufficiente a garantire il rimborso del prestito che si desidera richiedere. È fondamentale infatti che la rata mensile del prestito lasci al beneficiario abbastanza denaro per mantenere invariato il suo tenore di vita.

 

Ribadiamo che però in particolari situazioni la condizione di disabile del richiedente potrebbe rappresentare un impedimento alla concessione del prestito. Un'alta probabilità di morte del beneficiario prima del completo rimborso del prestito può comportare il rifiuto della richiesta da parte della banca.

Come funziona la cessione del quinto

Quando si parla di prestiti a pensionati, il prodotto più utilizzato è il prestito personale su cessione del quinto. Una tipologia di finanziamento che ti consente di ottenere denaro rimborsando il prestito tramite un piano di ammortamento a rate mensili decurtate direttamente dalla pensione del beneficiario.

Come si evince dal nome, la cessione del quinto della pensione di invalidità prevede una rata mensile pari al massimo a un quinto della pensione. La rata mensile quindi non può superare il 20% dell'importo netto dell’assegno previdenziale.

La decurtazione della rata avviene ad opera dell’ente previdenziale che eroga la pensione. È questo quindi il soggetto chiamato a versare la rata mensile all’istituto di credito che ha concesso il prestito. Il beneficiario del prestito invece non è chiamato in alcun modo a preoccuparsi del pagamento delle rate.

Sebbene siano garantiti dalla presenza del trattamento previdenziale, i prestiti su cessione del quinto della pensione di invalidità prevedono per legge la sottoscrizione di una polizza assicurativa. Copertura obbligatoria che interviene in caso di decesso del beneficiario.

La somma finanziabile viene definita in base all’importo della pensione percepita dal richiedente. Per quanto riguarda il piano di rimborso, questo può estendersi al massimo per 10 anni (120 mesi).

I documenti richiesti

Ma quali sono i documenti da presentare in sede di domanda? Quanti desiderano ottenere un prestito su cessione del quinto della pensione di invalidità devono produrre tutta la documentazione attestante le sue generalità. A queste ovviamente si aggiunge il cedolino pensionistico.

Necessaria anche la presentazione della comunicazione di quota cedibile della pensione, documento in cui viene attestato l’importo massimo che può avere la rata del prestito.

Trattandosi di un prestito richiesto da un soggetto affetto da invalidità, sarà necessario presentare anche la documentazione relativa allo stato di salute del richiedente. Questa sarà necessaria per la valutazione da parte della compagnia assicurativa che eroga la polizza a copertura del prestito. Situazione in cui lo stadio di invalidità rappresenta un fattore determinante.

Quando la banca non eroga il finanziamento

È possibile che un prestito su cessione del quinto della pensione di invalidità venga rifiutato? La risposta è sì. Sono diverse le situazioni in cui la banca può decidere di non accordare il prestito. In linea generale si tratta di situazioni connesse a stati di salute talmente gravi da rendere probabile il decesso del richiedente prima del totale rimborso del prestito.

Tuttavia è possibile anche che l’istituto di credito non conceda la somma richiesta perché il beneficiario percepisce una pensione troppo bassa per garantirne il rimborso.

 

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