Ecco come cambia il calcolo tasso variabile dei mutui a partire da gennaio

Calcolo tasso mutuo variabile 2024: le nuove condizioni in vigore da gennaio

Il 2024 porterà una grande novità nel mondo dei mutui: delle nuove modalità per il calcolo dell’Euribor. Si tratta di un cambiamento che avrà grandi ripercussioni, perché all’Euribor sono legati i mutui a tasso variabile. Si tratta infatti di uno dei parametri maggiormente usati da banche e società finanziarie per il calcolo tasso variabile dei mutui.

Il cambiamento sarebbe stato definito per garantire maggiore trasparenza ai mutuatari e pare che non dovrebbe interessare (se non in minima parte) i mutui già in corso. Gli esperti hanno comunque spiegato che la variazione sarà graduale.

Come cambierà nel calcolo mutuo tasso variabile

Ma quali sono le nuove regole applicate per il calcolo tasso variabile? Per il momento le indicazioni sono ancora vaghe ma, stando alle ultime notizie, il meccanismo adottato dal 2024 dovrebbe essere basato su un criterio prettamente scientifico.

 

Al momento, il parametro Euribor viene definito in base ai dati comunicati volontariamente da parte di istituti bancari che operano tra loro transazioni a livello europeo. Viene quindi individuato il valore dei tassi e, sulla base di questo, definito il valore dell’Euribor.

Dal 2024 invece l’Euribor sarà calcolato a partire dagli effettivi scambi tra le banche e non più dati comunicati in maniera volontaria, ma obbligatoriamente. Vale a dire che gli istituti bancari dal prossimo anno hanno l’obbligo di effettuare annualmente delle rilevazioni relative alle operazioni eseguite sul mercato. Questa attività di rilevazione dovrebbe consentire un monitoraggio più concreto dell’attività bancaria.

Cosa cambierà per i mutuatari? Il nuovo metodo di calcolo avrà un’incidenza minima sui finanziamenti in essere al primo gennaio 2024. Secondo le previsioni, l’Euribor non dovrebbe subire variazioni per i prossimi 2 anni. Dopodiché ci potrebbe essere, in alcuni periodi, una maggiore volatilità dovuta ad una possibile rarefazione degli scambi tra le banche prese in esame per il calcolo del tasso.

 

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