Il 2015 agli sgoccioli ha fatto registrare un vero e proprio boom mutui, questo per via dei tassi ai minimi storici e della ripresa dell’accesso al credito. Secondo quanto rivelato da Abi nella giornata del 28 dicembre, nei primi 11 mesi del 2015 è stato possibile registrare un +97,4% di erogazioni di mutui rispetto al medesimo periodo del 2014.
Boom mutui 2015: diamo qualche numero
Per dare qualche numero preciso sul boom mutui del 2015 si può dire che nei primi 11 mesi del 2015 l’ammontare complessivo dei mutui concessi alle famiglie è risultato pari a 44.340 miliardi di euro, una cifra decisamente superiore ai 22.465 miliardi relativi alla medesima finestra temporale nel 2014.
Boom mutui: più piani a tasso fisso o tasso variabile?
Il boom mutui del 2015, almeno per i primi mesi dell’anno, ha visto un successo interessante per i piani a tasso variabile, che hanno rappresentato il 43,7% del numero complessivo delle erogazioni.
Questo quadro ha subito sensibili modifiche con l’avvicinarsi al termine di novembre, che ha visto una crescita importante dei piani a tasso fisso, che hanno raggiunto il 65% delle erogazioni nel penultimo mese del 2015, contro il 25 registrato invece nel novembre 2014.
Boom mutui casa: meno preoccupazioni sulla tenuta dell’euro
Il boom mutui di questi primi 11 mesi del 2015 è legato soprattutto alla diminuzione delle preoccupazioni relative alla tenuta dell’euro e, di conseguenza, anche di quelle riguardanti la tenuta generale dell’economia italiana (un segnale importante al proposito è il calo dello spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, frutto di una politica espansiva della BCE che ha dato quest’anno degli ottimi e soprattutto concreti risultati).
Mutui: l’importanza della surroga
Analizzare il boom mutui di questo 2015 quasi alla fine vuol dire anche riconoscere l’importantissimo ruolo rivestito dal mercato delle surroghe, alimentato da numerose famiglie e imprese che, dopo aver acceso mutui a condizioni poco vantaggiose negli anni scorsi, hanno approfittato dei tassi ai minimi storici per effettuare la portabilità del piano di ammortamento da un istituto di credito a un altro.
La richiesta di surroghe, nei primi mesi dell’anno particolarmente alta, è però andata calando con il tempo, il che significa che la ripresa del mercato del mattone è un fatto evidente e concreto. Il settore immobiliare è stato uno dei più colpiti dalla crisi del 2008.
I dati positivi del 2015 che ci stiamo lasciando alle spalle non sono certo sufficienti per parlare di fine definitiva del periodo difficile, anche se i numeri del bollettino immobiliare dell’Agenzia delle Entrate - che parla di un +8,8% di compravendite nel periodo gennaio-marzo 2015 - consentono di fotografare un panorama senza dubbio più incoraggiante rispetto agli anni scorsi, e d’iniziare a intravedere un’inversione di tendenza molto attesa.