Dopo gli ottimi dati del 2016 per quanto riguarda i prestiti in Italia, a gennaio 2017 è stato possibile vedere un calo delle richieste di accesso al credito. Di preciso si parla del -2,2% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
A cosa è dovuto questo cambiamento? Senza dubbio ha influito il record di gennaio 2016, difficile da bissare dopo 12 mesi. Il quadro ha però anche dei segni positivi. Risulta infatti cresciuta la cifra media richiesta. L’aumento in questione è pari al 4,5% circa. Si parla quindi di una richiesta media di 8.729€.
Prestiti finalizzati: cosa dicono i dati Eurisc
Il panorama dei prestiti in Italia comprende anche i prodotti finalizzati, ossia quei finanziamenti richiesti da chi vuole acquistare un determinato bene (una moto, un’auto ecc.). Anche in questo caso i dati Eurisc mettono in evidenza una flessione, pari al 3,3% circa.
Anche le richieste di prestiti personali sono diminuite ma dello 0,5% rispetto al mese di gennaio 2016. Interessante è notare come molti clienti abbiano scelto la strada del consolidamento debiti. Con questa tipologia di prestito è infatti possibile ridurre la rata mensile.
Prestiti personali e finalizzati: l’importo medio richiesto è cresciuto
Come già ricordato, l’importo medio dei prestiti in Italia, sia personali sia finalizzati, è cresciuto dal gennaio 2016 al primo mese del 2017. Si parla di un aumento del 4,5% e della cifra media più alta degli ultimi 8 mesi.
Per trovare un valore più alto dobbiamo andare molto indietro negli anni e per la precisione al gennaio 2010, quando la somma media richiesta con un prestito era pari a 9.287€.
Importo prestiti: cosa preferiscono gli italiani
I clienti che richiedono prestiti in Italia tendono a orientarsi verso la fascia d’importo inferiore ai 5.000€. Le richieste che la riguardano sono circa il 47,4% del totale. Osservando nel dettaglio il mese di gennaio 2017, si può notare una flessione pari al -1,1% rispetto all’inizio del 2016.
Classe di durata: le scelte dei clienti
Quando si approfondisce il quadro dei prestiti in Italia merita attenzione anche la classe di durata.
Qual è la preferita dai clienti? Secondo i dati Eurisc i clienti si orientano soprattutto su quella superiore ai 5 anni, che rappresenta la soluzione ideale per il 23,4% dei richiedenti un prestito.
Va fatto un cenno anche all’età di chi richiede l’accesso al credito. Le ultime rilevazioni in merito fotografano una prevalenza della fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni. I clienti di quest’età rappresentano il 25,4% del totale. Sul secondo gradino del podio si trova invece la fascia di età tra i 35 e i 44 anni. In questo caso si parla del 24,1% dei beneficiari dei nuovi prestiti.