Come vengono calcolati gli interessi sui mutui: tutte le informazioni

Capire come vengono calcolati gli interessi sui mutui è un passo essenziale per definire la convenienza di un piano di ammortamento.

Interesse sul mutuo: da dove partire per definire il calcolo

Per documentarsi su come vengono calcolati gli interessi sui mutui è necessario partire dall’analisi di tre grandezze, ossia l’entità del capitale prestato, la durata del piano di ammortamento, il tasso applicato. Da questi dati si può ricavare la formula che consente di ricavare gli interessi, e che corrisponde al prodotto tra capitale finanziato, tasso annuo, giorni complessivi di durata del piano di ammortamento, tutto questo diviso per 36.500.

Tasso variabile: come viene calcolato l’interesse

Come vengono calcolati gli interessi sui mutui a tasso variabile? I piani in questione sono da calcolare basandosi sull’Euribor, ossia il tasso medio applicato ai prestiti tra le banche europee. L’Euribor, che può essere indicizzato secondo diversi riferimenti temporale, compone il tasso variabile assieme allo spread, ossia il carico che la banca applica al tasso e che rappresenta il suo effettivo guadagno.

Lo spread, che è caratterizzato da una sostanziale uniformità tra un istituto di credito e l’altro, può essere oggetto di promozioni periodiche per attirare i mutuatari.

Tasso fisso: come vengono calcolati gli interessi

 

Documentarsi su come vengono calcolati gli interessi sui mutui significa considerare anche il tasso fisso e il parametro Eurirs, acronimo di Euro Interest Rate Swap. Cosa rappresenta questo valore? Il tasso d’interesse medio con il quale gli istituti di credito europei stipulano periodicamente swap, con l’obiettivo di coprire il rischio di interesse.

Gli swap sono dei contratti che vengono stipulati considerando come riferimento principale degli strumenti derivati, il cui prezzo viene espresso come interesse percentuale applicato sull’ammontare complessivo dei prestiti a tasso fisso. L’Eurirs, a seconda delle politiche dell’istituto di credito, varia tra valori compresi tra lo 0,5 e il 3%.

Tasso variabile con CAP: informazioni sul calcolo dell’interesse

L’ultimo punto da considerare in merito a come vengono calcolati gli interessi sui mutui è la formula a tasso variabile con CAP. Di cosa si tratta? Di un mutuo che consente di avvalersi dei vantaggi del tasso variabile, usufruendo dei vantaggi delle condizioni di mercato favorevoli, e delle tutele del tasso fisso, dal momento che gli interessi non possono superare un determinato tetto massimo.

Il mutuo a tasso variabile con CAP si configura come un’opzione vantaggiosa, anche se è necessario fare attenzione ad alcuni aspetti, come per esempio l’assicurazione più alta rispetto ad altre formule di mutuo. L’istituto di credito, per coprire quanto non incassato per via del CAP, applica oneri assicurativi più alti.

Oltre al CAP è necessario ricordare anche il FLOOR, un parametro che indica invece la soglia minima oltre alla quale l’interesse sulla rata del mutuo non può scendere.

 

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