Mutuo surroga Bancoposta: di cosa si tratta
La surroga è il volano del mercato mutui, i suoi punti di forza sono pochi ma senza dubbio allettanti per i mutuatari alla ricerca di una rata più accessibile: grazie alla surroga del mutuo è permessa infatti la modifica di tasso e durata del finanziamento. Il mutuo surroga Bancoposta assicura un’offerta competitiva. Vediamo quali condizioni prevede, come richiederlo e soprattutto se si tratta di una linea di credito davvero conveniente.
Il mutuo surroga Bancoposta permette, come ogni surroga, di trasferire il proprio mutuo senza dover sostenere alcun onere. L’unico limite è il debito residuo, che non è suscettibile di modifiche.
Vi è comunque un requisito da rispettare: l’importo residuo oggetto della surroga non può risultare minore di 50mila euro (sempre nel rispetto della norma che prevede importi non maggiori dell’80% del valore dell’immobile). L’ipoteca deve corrispondere a un valore pari al 150% rispetto all’entità della surroga.
Mutuo surroga Bancoposta promozione
Attualmente il mutuo surroga Bancoposta propone uno spread in promozione del 2,20% applicato sia ai piani di rimborso a tasso fisso che a quelli a tasso variabile o misto. La promozione è valida solo fino al 30 novembre 2015.
Per quanto attiene invece la durata della surroga, abbiamo un periodo variabile che parte da 10 fino a 30 anni. Non sono contemplati oneri di istruttoria, notarili o perizia. Tra i vantaggi rileviamo la presenza di una polizza incendio a costo zero. Non vi sono costi da sostenere neppure se è preferita l’opzione di estinzione anticipata.
Il mutuatario che sceglie questo prodotto può inoltre avvalersi di tutti i vantaggi promessi ai titolari dei mutui Bancoposta:
- è offerta la carta di credito Bancoposta Classica senza canone annuo per l’intera durata del mutuo, a ciò si aggiunge un fido mensile pari a 1.600 euro;
- l’utente può stipulare la polizza Postaprotezione Mutuo;
- è praticata una decurtazione del 20% sul valore del premio della polizza Postacasa.
Mutuo surroga Bancoposta tassi
Ma passiamo in rassegna i tassi applicati alle diverse tipologie di rimborso. Nel caso del tasso fisso il criterio di indicizzazione è l’IRS. Per un mutuo decennale avremo un tasso del 3,196% (spread 2,20%), nel caso invece di rimborso trentennale è contemplato il 3,749%.
Se si preferisce invece un tasso variabile, ipotizzando una durata decennale avremo un tasso del 2,160%. Il parametro di riferimento è l’Euribor 3 mesi 360. Con il tasso misto, infine, il mutuatario ha diritto a partire con il tasso fisso oppure variabile e quindi cambiare ogni 2, 5 o 10 anni.
Per maggiori informazioni vi consigliamo di contattare la sede di Poste Italiane più vicina alla vostra residenza.