Cosa sono e come funzionano i mutui agevolati Inpdap
Nel luglio 2015 le norme che regolano l’erogazione dei mutui ex Inpdap sono state aggiornate. Si tratta di una prestazione creditizia fornita dall’Inps, ente in cui è confluito l’Inpdap inseguito alla sua soppressione. Vediamo quindi in dettaglio le disposizioni previste dal regolamento mutui Inpdap 2017.
Cominciamo con lo specificare che i mutui ipotecari ex Inpdap sono curati dalla Gestione Pubblica Inps e si rivolgono agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Le somme accordate variano a seconda della finalità della richiesta di finanziamento. Sono tre le ipotesi considerate dal regolamento mutui Inpdap 2017:
- se abbiamo acquisto o costruzione di abitazione non di lusso, utilizzata come residenza dell’iscritto e del relativo nucleo familiare, la somma massima erogabile è di 300 mila euro;
- la seconda finalità prevede opere di manutenzione ordinaria o straordinaria, ma anche interventi di adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione. Questi lavori devono essere eseguiti sull’unica abitazione (prima casa non di lusso) in possesso dell’iscritto. Le somme fornite possono raggiungere il 40% del valore periziato dell’immobile. In ogni caso gli importi non eccedono i 150 mila euro;
- l’ultima situazione contemplata è quella di acquisto/costruzione di un box auto, che deve risultare una pertinenza della prima casa del beneficiario. La somma massima in questo caso è di 75 mila euro.
I requisiti
Vediamo in dettaglio i requisiti che devono rispettare i richiedenti. Questi sono lavoratori o pensionati iscritti, per un periodo minimo di un anno, alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. I dipendenti devono poter contare su un contratto a tempo indeterminato.
Essendo un prodotto incentrato sulla prima casa, né l’iscritto e neppure i membri del nucleo familiare possono essere proprietari di altra abitazione nel nostro Paese.
A questa norma generale vi sono limitate eccezioni:
- proprietà di quote;
- casa assegnata al coniuge separato;
- dipendente o pensionato che vuole definire un proprio nucleo familiare;
- casa oggetto della compravendita ubicata ad almeno 150 km da un altro immobile di proprietà.
Come inviare la domanda
L’invio della domanda deve realizzarsi all’interno di specifici periodi dell’anno: i primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre. Insieme al modulo di richiesta correttamente compilato, l’utente deve fornire un articolato insieme di allegati. La compilazione della domanda va curata con grande attenzione da parte del beneficiario, le richieste incomplete saranno rifiutate.
Le domande vanno inoltrate impiegando i servizi online del portale inps.it. Per eseguire le operazioni l’utente deve autenticarsi e quindi disporre del Pin, ossia un codice segreto di identificazione personale rilasciato dall’Istituto previdenziale.
I tassi d’interesse
Veniamo così alla principale novità del regolamento mutui Inpdap 2017: i nuovi tassi di interesse. Secondo le recenti disposizioni, il tasso di interesse fisso è stato portato al 2,95%.
Stipulando invece un mutuo a tasso variabile avremo l’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base. Il processo di rimborso prevede un piano di ammortamento alla francese con rate posticipate di tipo semestrale.
La durata dei finanziamenti varia, come fissato dal Regolamento Mutui Inpdap 2017, da un minimo di 10 ma può arrivare a 30 anni. Nel caso però di iscritto over 65, il piano di ammortamento non può estendersi oltre i 15 anni.
Variazione del tasso
I dipendenti e pensionati pubblici che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e hanno in corso un mutuo con l’Inps possono richiedere la variazione del tasso d’interesse. In questo modo quindi è possibile passare da tasso fisso a variabile e viceversa.
Modifica che però può essere effettuata una sola volta durante il piano di rimborso e a condizione che siano trascorsi almeno due anni dalla data di perfezionamento del contratto di finanziamento. La richiesta deve essere inoltrata all’Inps tramite l’apposita procedura online.
Se il mutuatario risulta moroso la richiesta viene accolta solo a condizione che il dipendente o pensionato che presenta la domanda abbia preventivamente regolarizzato la propria posizione debitoria.
Sospensione e rinegoziazione del mutuo
Ricordiamo infine che il Regolamento Mutui Inpdap 2017 prevede la possibilità di sospendere il piano di ammortamento oppure di rinegoziare il mutuo. Possono presentare le istanze i mutuatari iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che si trovano in situazioni di morosità incolpevole.
È necessario precisare però che la domanda può essere presentata solo a condizioni che si verifichino determinate situazioni di morosità incolpevole, tra le quali ricordiamo:
La domanda può essere presentata nei seguenti casi di morosità incolpevole:
- morte del mutuatario o del coniuge;
- malattia del mutuatario o del coniuge;
- separazione giudiziale del mutuatario;
- spese mediche chirurgiche oppure dovute a ricoveri ospedalieri avvenuti in seguito ad una malattia o ad un infortunio di un componente del nucleo familiare del beneficiario;
- involontaria perdita del posto di lavoro del mutuatario o del coniuge;
- eventi calamitosi dichiarati dalle autorità competenti, nel territorio dell’immobile oggetto del contratto di mutuo;
- furto o danni causati alla casa di residenza del mutuatario che non sono coperti da assicurazione.