Gli interessi passivi mutuo sono la concretizzazione del costo del denaro che viene dato in prestito a chi chiede un finanziamento per l’acquisto di una casa. La loro entità viene espressa in percentuale e specificata alla voce “tasso d’interesse”.
Interessi passivi: ecco come procedere con le detrazioni
Al momento della compilazione annuale del 730 o del modello Unico gli interessi passivi mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa possono essere detratti per il 19% dall’Irpef.
Per procedere con la detrazione è necessario essere in possesso di una certificazione rilasciata dalla banca e contenente informazioni sulla tipologia di finanziamento, sulla data di stipula del contratto, sul nominativo del beneficiario del finanziamento e sull’ammontare del prestito al momento dell’accensione del mutuo.
Risulta inoltre obbligatorio specificare il capitale residuo al 31 dicembre, gli interessi passivi pagati nel corso dell’anno e gli oneri accessori versati alla banca nell’annata che precede quella in cui viene compilata la dichiarazione. Le detrazioni valgono anche per la parte di mutuo relativa alle pertinenze.
Interessi mutuo: cosa si può detrarre?
Quando si parla d’interessi passivi mutuo è bene ricordare che questi possono essere detratti assieme agli oneri accessori - si tratta delle spese connesse alla stipula del contratto di mutuo, scaricabili solo per il primo anno - mentre non è previsto alcun tipo di agevolazione per la quota capitale, che rappresenta il denaro che il cliente versa all’istituto di credito per onorare il debito contratto.
Interessi muto prima casa: i limiti alle detrazioni
Come abbiamo già ricordato, gli interessi passivi mutuo si possono detrarre dall’Irpef per il 19%. La suddetta agevolazione può però essere applicata fino a un massimo di 3.615,20€ annui.
Per capire meglio il tutto possiamo prendere come esempio un soggetto che paga 5.000€ annui d’interessi passivi e che ha quindi la possibilità di detrarne unicamente 686,89.
Mutuo cointestato: come regolarsi con la detrazione degli interessi
In caso di mutuo ipotecario cointestato come ci si regola in merito alla detrazione degli interessi passivi mutuo? Se uno dei due coniugi ha l’altro finanziariamente a carico può portare in detrazione entrambe le quote, a patto di considerare sempre il tetto massimo dei 3.615,20€ annui.
In caso di divorzio, il coniuge che lascia l’appartamento e stabilisce altrove la propria dimora può detrarre gli interessi solo se nell’immobile continuano a vivere familari finanziariamente a suo carico, come per esempio i figli.
Informarsi sulle detrazioni fiscali relative agli interessi passivi del mutuo significa tenere conto di un’altra regola importante, ossia la necessità di adibire l’immobile ad abitazione principale entro un anno dalla formalizzazione dell’acquisto. In caso di esecuzione di lavori di ristrutturazione è necessario completare la procedura entro e non oltre i sei mesi dalla fine degli stessi.