Mutuo ipotecario Inpdap per acquisto prima casa

Mutuo ipotecario: cos’è

La maggiore preoccupazione degli istituti di credito al momento di concedere il finanziamento riguarda il rischio insolvenza. La richiesta di un certo numero di garanzie è la prassi, sebbene questa pratica restringa molto il bacino dei potenziali beneficiari.

Per consentire a una platea ampia di usufruire dei finanziamenti sono stati pensati alcuni prodotti specifici. Tra questi spicca il mutuo ipotecario. Con questa espressione si intende un mutuo la cui garanzia non è data solo dal reddito, o dalla certezza dello stesso, ma anche da un immobile, di proprietà del beneficiario (che può essere anche quello oggetto del mutuo), che viene posto appunto in garanzia, è dunque ipotecato.

E’ una offerta che accontenta sia chi ottiene il finanziamento sia chi lo eroga, con qualche rischio in più per il primo. Il finanziato riesce a ottenere il denaro, il finanziatore, ammesso che le cose volgano al peggio, può rivalersi sull’immobile, venendolo e recuperando così la somma.

Sono molti gli istituti che propongono una qualche forma di mutuo ipotecario. Tra questi, un istituto che in teoria dovrebbe svolgere una funzione prettamente previdenziale: l’Inpdap (ora incorporato nell’Inps).

Inpdap: il mutuo ipotecario

 

Il mutuo ipotecario Inpdap si rivolge agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, dunque tanto ai pensionati quanto ai dipendenti pubblici. Questi ultimi, però, devono essere assunti a tempo indeterminato ed essere iscritti alla Gestione da almeno tre anni.

L’offerta consiste nella concessione di un mutuo per l’acquisto di una prima casa. Il periodo di ammortamento può essere di 10 anni, ma anche di 15, 20, 25 e 30 anni. Il massimo importo finanziabile corrisponde a 300.000 euro, cifra nella quale sono comprese le spese per eventuali pertinenze.

Una particolarità del mutuo ipotecario Inpdap consiste nella modalità di richiesta. Questa va inoltrata esclusivamente per via telematica, e soprattutto durante i primi dieci giorni dei mesi gennaio, maggio e settembre.

La concessione del mutuo ipotecario Inpdap è vincolata al possesso di stringenti requisiti. Sia il richiedente che i membri del suo nucleo familiare non devono essere proprietari di altre abitazioni entro i confini del territorio nazionali. Fanno eccezione alcuni casi (proprietà per quote, immobile associato al coniuge separato, iscritto che a breve costituirà un nucleo proprio).

Il mutuo può essere a tasso fisso e a tasso variabile. Nel primo caso, il tasso di interesse si attesta al 3,75% per tutta la durata del mutuo. Nel secondo caso, si parla di 3,50% al primo anno e, a partire dalla terza rata, di un tasso variabile corrispondente all’Euribor a sei mesi più lo spread, che nella fattispecie è di 90 punti base. La rilevazione del tasso avviene tra il 30 giugno e il 31 dicembre del semestre precedente.

 

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