Tfr dipendenti pubblici 2015, come avviene il calcolo?

Tfr dipendenti pubblici 2015: di cosa si tratta? Chi sono i beneficiari?

Il Tfr dipendenti pubblici 2015 è un acronimo che indica il Trattamento di fine rapporto dipendenti pubblici che interessa i dipendenti della pubblica amministrazione assunti dal 31 maggio 2000, qualora si tratti di dipendenti a tempo determinato, e dal 31 dicembre 2000 per i dipendenti a tempo indeterminato.

I dipendenti della Pubblica amministrazione risultano in regime di Tfr in due modalità:

  • in modo automatico: coinvolto, in questo caso, l’intero personale assunto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000 e il personale a tempo determinato dopo il 30 maggio 2001;
  • in modo opzionale: coinvolto il personale della Pubblica amministrazione a tempo indeterminato assunto prima del 31 dicembre 2000, se si ha aderito in modo contestuale al fondo di previdenza complementare. Per questa categoria di contribuenti è previsto un calcolo dell’indennità prima della data di adesione al fondo con il TFS e successivamente utilizzando il TFR.

Tfr dipendenti pubblici 2015: come si realizza il calcolo?

Ma come avviene il calcolo Tfr dipendenti pubblici 2015? La cifra liquidata ai dipendenti pubblici con il Trattamento di fine rapporto è computata sulla scorta dell’accantonamento di una quota corrispondente al 6,91% della retribuzione annua e dalle relative rivalutazioni, in rapporto a ogni anno di servizio oppure frazione di annuo.

 

Qualora si tratti di frazione di anno, la quota è ridotta in misura proporzionale e si computa come mese intero la frazione di mese corrispondente oppure superiore a 15 giorni.

In base alle quota accantonata, eccettuata quella maturata in corso d’anno, è compiuta la rivalutazione Istat al 31 dicembre di ogni anno. È applicato un tasso composto da un valore fisso pari all’1,5% e da uno variabile corrispondente al 75% dell'aumento rispetto al mese di dicembre precedente, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati accertato dall'Istat.

Per il computo del Trattamento di fine rapporto, la retribuzione utile in busta paga da considerare per i dipendenti del Pubblico impiego è definita dall’articolo 2120 del codice civile. Ciò implica che la retribuzione utile per il computo degli accantonamenti Tfr sia composta da: stipendio bellare, indennità integrativa speciale, retribuzione individuale di anzianità, altri emolumenti e voci previsti dalla contrattazione di comparto.

Dopo che si sono conseguiti i requisiti pensione e quando si determina la cessazione dell’attività lavorativa, al di là della ragione, il Tfr è corrisposto d’ufficio al lavoratore della Pubblica amministrazione. In termini ciò si traduce nel fatto che il lavoratore non è chiamato a presentare alcuna domanda di Tfr, ma basta sottoscrivere la dichiarazione quadro G modello Tfr1 Inps, compilato a cura di ente o amministrazione competente.

 

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