Come si calcola la liquidazione?

Come si calcola la liquidazione?

Il trattamento di fine rapporto (TFR), noto anche come liquidazione, è un compenso fornito al lavoratore in modo differito, ovvero al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Ogni anno il datore di lavoro provvede all’accantonamento del TFR. Si tratta di una misura che funziona da buonuscita per i lavoratori che restavano per molti anni in azienda.

In conclusione di un rapporto di lavoro subordinato, il lavoratore consegue il TFR. Il computo del TFR si realizza sulla scorta dei mesi lavorati o frazione di mese. Nell’ambito del calcolo del TFR fanno parte gli elementi retributivi che hanno natura tipica, normale e ripetitiva e non occasionale.

TFR calcolo: i criteri determinanti

 

I fattori che determinano l’entità del TFR sono: gli aumenti periodici di anzianità, le provvigioni, il minimo contrattuale, la maggiorazione turni, i superminimi, i premi presenza, il cottimo, l'indennità maneggio denaro, i valori mensa, importi forfetari, indennità per disagiata sede, prestazioni retributivi in natura e premi e partecipazioni.

Per calcolare il TFR è necessario tuttavia tenere conto di altri fattori, quali la malattia che è considerata come giornata lavorata, la maternità, i permessi qualora spetti retribuzione, l’infortunio considerato come periodo lavorato ai fini del TFR.

Come si calcola la liquidazione? L’adeguamento all’inflazione

In merito all’adeguamento all’inflazione, per la finalità del calcolo, è necessario valutare la somma complessiva accumulata al 31 dicembre dell’anno precedente, considerando il tasso fisso dell'1,50% e il tasso a misura variabile corrispondente al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie accertato dall'ISTAT.

 

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