Cerchiamo di comprendere con chiarezza quelle che sono le caratteristiche dei tassi sui mutui Inpdap.
Come abbiamo già accennato in precedenza, vi sono due opzioni per la sottoscrizione di un mutuo Inpdap.
- Mutui a tasso fisso. I tassi vengono definiti a seconda del regolamento Inpdap varato. In questo caso l'ultima versione è quella risalente all'anno 2007. Questa definisce un tasso fisso pari al 4,15%, strutturato in rate semestrali costanti posticipate.A ciò dobbiamo aggiungere altre spese. Gli oneri di amministrazione corrispondenti allo 0,50% dell'importo del mutuo, e le spese tecnico estimative, di iscrizione ipoteca e le spese notarili.
- Mutui a tasso variabile. Se preferite un mutuo a tasso variabile otterrete un tasso del 3,75% per il primo anno.
A partire dalla terza rata, però, viene applicato un tasso variabile corrispondente all'Euribor a sei mesi, computato su un arco temporale di 360 giorni, aumentato di 100 punti percentuale, rilevato il 30 Giugno o il 31 Dicembre del semestre precedente.Dovrete in ogni eventualità addizionare le spese relative all'amministrazione, corrispondenti allo 0,50% dell'importo finanziato.
Vi ricordiamo che i mutui Inpdap sono erogati a un tasso agevolato.
Ciononostante è sempre importante verificare il rapporto tra i tassi presentati da Inpdap e quelli attualmente presenti sul mercato. È cruciale mettere in relazione i diversi piani di ammortamento.
Tenete presente, nella fase di scrematura delle singole offerte, il ruolo giocato dal tasso TAEG, che assomma sia le spese accessorie sia quelle in merito all'apertura pratica.
Potrete disporre della surroga del mutuo, la rinegoziazione e l'estinzione anticipata. Sulla base di un'esplicita richiesta è conseguibile una somma per spese accessorie del mutuo (il tetto massimo è di 5000 euro).
Per ulterori informazioni: regolamento Inpdap